Blitz contro la 'ndrangheta: arrestati
industriali e politici Forza Italia e Pd

Reggio Calabria, blitz contro la 'ndrangheta: arrestati imprenditori e politici di Forza Italia e Pd
Reggio Calabria, blitz contro la 'ndrangheta: arrestati imprenditori e politici di Forza Italia e Pd
Mercoledì 31 Luglio 2019, 08:56 - Ultimo agg. 1 Agosto, 10:41
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L'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che ha portato all'esecuzione, nella provincia di Reggio Calabria, di numerosi arresti, tra cui imprenditori e politici e perquisizioni nei confronti di esponenti della 'ndrangheta reggina, ha consentito di fare luce anche sugli interessi economici e politici della cosca Libri, svelando come affermati imprenditori e politici locali (di Fdi e del Pd) e regionali fossero asserviti totalmente alle volontà della consorteria criminale in qualità di soggetti intranei o concorrenti esterni.
 



Il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Calabria, Sebastiano «Seby» Romeo, e quello di Fdi, Alessandro Nicolò (eletto con FI e poi passato in Fdi) sono tra gli arrestati dell'operazione. La cosca, secondo l'accusa, avrebbe svolto un ruolo «centrale» in occasione delle elezioni regionali del 2014. Tra gli indagati in libertà c'è Demetrio Naccari Carlizzi ex consigliere regionale Pd e cognato del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà estraneo all'inchiesta. Il capogruppo Pd alla Regione Calabria Seby Romeo è stato condotto agli arresti domiciliari, mentre il capogruppo di Fdi Alessandro Nicolò è stato portato in carcere.

In particolare, è stato accertato come la cosca abbia favorito, nel corso del tempo, alcuni imprenditori che potevano sembrare avulsi da qualsiasi contesto mafioso, ma al quale in realtà partecipavano pienamente. Detti imprenditori, rispondendo alle logiche ed alle strategie di sviluppo imprenditoriale pianificate dai vertici della cosca e godendo degli occulti finanziamenti e delle protezioni derivanti dalla stessa, hanno assunto posizioni di assoluto rilievo nei loro ambiti operativi, godendo da un lato della protezione della 'ndrangheta, al fine di avviare e far crescere in modo esponenziale le proprie attività imprenditoriali, e finanziandola dall'altro.

Nella prospettiva di un maggiore ed efficace sviluppo dei propri interessi criminali, la cosca Libri, oltre ad essere perfettamente in grado di interferire nelle dinamiche economico-imprenditoriali locali, è stata allo stesso tempo capace di infiltrarsi in quelle politico-elettorali del territorio cittadino, gestendo un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di persone compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici, nell'ambito di un rapporto basato sul do ut des, destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema 'ndranghetistico nel suo complesso.

La cosca dei Libri ha saputo elaborare raffinate strategie finalizzate a consentire l'elezione di persone che potessero agire quali loro preposti negli organismi istituzionali. Quindi, l'ascesa politica fino al Consiglio Regionale di un soggetto politico reggino è stata costantemente supportata, fin dagli inizi, dalla cosca. Le indagini hanno fornito importanti elementi sulla centralità del ruolo esercitato dalla cosca in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del novembre 2014. In quella tornata elettorale, la consorteria ha convogliato parte del proprio cospicuo bacino di preferenze elettorali, in cambio di favori, verso un politico di Reggio Calabria poi eletto al Consiglio della Regione.

Tra gli arrestati figurano oltre ad elementi di vertice della cosca Libri, due noti imprenditori del settore edilizio, immobiliare e della ristorazione; un politico regionale, un avvocato penalista e un medico dentista, con l'accusa, a vario titolo, di far parte della cosca Libri o di averla favorita allo sviluppo del suo potere.
Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Polizia di Stato con il determinante supporto delle intercettazioni e delle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia, grazie alle quali è stato possibile portare alla luce il pericoloso ed articolato intreccio politico-imprenditoriale-mafioso che ha determinato il graduale potenziamento della cosca Libri.

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