Mozziconi non biodegradabili,
un veleno per piante e animali

Mozziconi non biodegradabili, un veleno per piante e animali
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 1 Agosto 2019, 08:40 - Ultimo agg. 18:26
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Dell'inquinamento da plastica che minaccia i nostri mari, la fauna acquatica e la nostra salute, siamo ormai tutti a conoscenza e consapevoli, con una messa a bando di alcuni prodotti di consumo quotidiano ormai alle porte. Ma c'è un altro materiale assai nocivo per l'ambiente, che secondo una nuova ricerca dell'Anglia Ruskin University, e quella decennale dell'Università di Napoli Federico II, inquina molto più della plastica: i mozziconi di sigaretta. Lo studio recente si è concentrato sui danni alla vegetazione causati delle cicche rivelando che la loro presenza nel suolo riduce il successo della germinazione dei semi e dello sviluppo delle piante.

 

Quello decennale sta verificando i tempi di decomposizione e degradazione ambientale, e i dati non sono per niente confortanti, definendolo il più inquinante e abbondante rifiuto del pianeta. Ogni anno nel mondo vengono consumate circa 6 mila miliardi di sigarette, di cui almeno un miliardo e mezzo abbandonate solo sulle spiagge. E ogni giorno, ne vengono dispersi nell'ambiente (strade principalmente) più di 10 miliardi. Il problema è che poi impiegano anni a decomporsi perché si pensa siano biodegradabili, ma non è affatto così. Occorre quindi maggiore consapevolezza e questa estate numerose spiagge della penisola hanno emesso il divieto di fumare in spiaggia, poiché spesso i mozziconi vengono sotterrati sotto la sabbia o gettati in mare, con gravi ripercussioni sull'ambiente. A Mondello, invece, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione promossa da Philip Morris Italia, la multinazionale del tabacco, che incoraggia l'adozione di comportamenti virtuosi, etici e sostenibili per l'ambiente. Oltre alle installazioni site specific lungo tutto il lungomare di Mondello e nei lidi coinvolti, il corretto smaltimento dei mozziconi sarà infatti reso possibile grazie alla distribuzione di oltre 8 mila posacenere tascabili in materiale riciclabile. Sul lungomare sono stati inoltre posizionati 10 grandi raccoglitori in cui il pubblico è invitato a gettare i mozziconi raccolti.
COSA CONTIENE
Il loro costituente principale è l'acetato di cellulosa, un materiale plastico che viene usato per realizzare anche gli occhiali da sole, che per degradarsi ci mette decenni. Una volta fumata la sigaretta, il filtro trattiene oltre 4 mila sostanze tossiche prodotte dalla combustione del tabacco: catrame, arsenico, acido cianidrico, ammoniaca, acetaldeide, formaldeide, benzene, fenoli e piridine. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che i mozziconi hanno effetti tossici su diversi microrganismi, sugli insetti e soprattutto sugli organismi acquatici, inclusi i pesci. Recentemente è stato inoltre dimostrato che alcune specie di uccelli che vivono in ecosistemi urbani utilizzano i mozziconi di sigaretta come elementi per costruire i propri nidi che ammalano i pulcini.
GLI STUDI
Uno studio decennale dell'Università Federico II di Napoli sta esaminando il tempo di degradazione dei mozziconi, e i risultati non sono affatto confortanti: i microrganismi responsabili della decomposizione non riescono ad attaccare le sostanze di cui sono composti. Quindi restano nell'ambiente, dando origine a frammenti di plastica e sostanze tossiche che inquinano anche le falde, per decenni. La San Diego State University ha dimostrato che un solo mozzicone di sigaretta in un litro d'acqua è sufficiente a uccidere gran parte della fauna marina e di acqua dolce. Inquinano gli specchi d'acqua più delle cannucce di plastica e delle buste di plastica e il fatto che non esista una regolamentazione a riguardo, fa sì che un numero enorme di mozziconi finisca nelle acque del mare senza che ci si preoccupi troppo delle conseguenze. Lo studio dell'Anglia Ruskin University invece, ha verificato i danni sulla vegetazione, tali da impedire la germinazione dei semi per circa dieci anni.
LA SITUAZIONE
Legambiente ha pubblicato a maggio i risultati della campagna di indagine Beach litter 2019, che ha preso in esame 93 spiagge per un totale di oltre 400 mila metri quadri. La situazione è critica in molte spiagge italiane: trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri. A farla da padrona è sempre la plastica seguita da pezzi di polistirolo ma i mozziconi di sigaretta figurano al quarto posto. Le cicche trovate sulle 93 spiagge sono state 7.186, pari all'8 per cento dei rifiuti, 77 per ogni 100 metri: significa almeno un mozzicone ogni tre metri di spiaggia esaminata.
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