Fabio, vittima della Telesina killer:
travolto dal Tir e bloccato tra le lamiere

Fabio, vittima della Telesina killer: travolto dal Tir e bloccato tra le lamiere
di Lorenzo Applauso
Lunedì 12 Agosto 2019, 11:16 - Ultimo agg. 12:52
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Il Matese è scosso. Lungo la strada Telesina, l'importante arteria che collega il nord al sud dell'Italia, sabato sera c'è stato un incidente mortale. La superstrada Caianello Benevento è stata più volte scenario di morte. Sabato sera, poco prima delle 21.00, l'ennesima vittima, giovanissima anche questa volta che, per cause non ancora chiare a bordo della sua Fiat Punto, è finita violentemente contro un camion frigorifero che trasportava pesce a qualche chilometro dall'uscita della superstrada di Dragoni, esattamente fra i comuni di Dragoni e Baia e Latina, in direzione Caianello. Qui si è consumata la tragedia: la macchina, guidata da Fabio Marra, 29 anni originario di Piedimonte Matese, è finita in una scarpata dopo lo scontro. Difficile il recupero del corpo senza vita del giovane, imprigionato nelle lamiere e recuperato dai vigili del Fuoco alle ore 22, circa. Su tutto, è piombato il forte sospetto che un'altra persona fosse finita intrappolata nell'auto o balzata fuori dalla vettura. L'autista del camion pare avesse raccontato che in quella macchina finita a brandelli (non si è ancora riuscito a trovare il motore) ci fosse un'altra persona a bordo. Inutili le ricerche, per buona parte della notte, con speciali sensori. Per fortuna, non c'erano altre vittime. Forse l'autista del mezzo pesante, che non ha riportato traumi, era sotto shock per l'accaduto convincendosi di aver visto al momento dell'impatto un'altra persona in macchina.

 

Le luci dei soccorritori hanno squarciato il buio della notte su un asfalto ancora infuocato dalla giornata di caldo torrido che ha messo tutti a dura prova. Sul posto, «118», carro attrezzi, vigili del Fuoco, carabinieri e polizia con il traffico semiparalizzato hanno dovuto lavorare sodo fino a tarda notte. Infine, l'identificazione del cadavere, poi trasferito presso il gabinetto di medicina legale di Caserta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il fatto inutile sottolinearlo, ha gettato nel dramma l'intera comunità. Il ragazzo, era conosciuto e stimato da tutti. Un bravo ragazzo, molto vicino alla Chiesa e alle sue attività che quotidianamente si svolgevano. Aveva anche partecipato ad un recente raduno dei giovani con il Papa. «Era un ragazzo disponibile, un carattere mite e capace di farsi amare da tutti. Nessuno parlava male di lui, non era possibile. Sempre pronto a dare una mano - ci racconta telefonicamente un amico che ha appreso la drammatica notizia da un luogo di vacanza Fabio era davvero il classico bravo ragazzo, silenzioso e felice sempre di dare una mano agli altri. Siamo davvero costernati nell'apprendere questa notizia. Per noi è impossibile pensare che Fabio non c'è piu'». Fabio lascia i genitori, il papà ex militare, la mamma, il fratello e una sorella più grandi in un dolore insopportabile.
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