Un vagito, poi la neonata muore: aperta un'inchiesta sulla clinica nel Napoletano

Un vagito, poi la neonata muore: aperta un'inchiesta sulla clinica nel Napoletano
di Patrizia Panico
Martedì 13 Agosto 2019, 23:00 - Ultimo agg. 15 Agosto, 12:53
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La piccola Angelica (nome di fantasia) è nata, con un parto naturale, lunedì alle 17,58; alle 23,30 ha lasciato la clinica non in un porte-enfant o in braccio alla mamma, e non insieme ai suoi genitori. La neonata ha lasciato la clinica Nostra Signora di Lourdes di Massa di Somma tra le braccia di un estraneo, avvolta in un lenzuolino verde, adagiata con una dolcezza infinita sulla barella del furgone della polizia mortuaria. La salma di quel corpicino, nato poco più di cinque ore prima, è stata trasferita insieme alla placenta della madre nell’obitorio del policlinico della Federico II in attesa dell’autopsia. 
 
La cartella clinica è stata sequestrata dai carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio dopo aver raccolto la denuncia che il padre della piccola, Salvatore S., 36 anni, di Cercola, ha sporto per omicidio colposo nei confronti della clinica dove la loro bambina, per circostanze da chiarire, è deceduta. Ma cosa è successo prima, durante e dopo il parto? Nessun tracciato eseguito nell’arco della gravidanza aveva segnalato anomalie; l’apparecchio cardiotocografico che monitorava il battito cardiaco del nascituro e le crescenti contrazioni della madre erano nella norma (così fa sapere la direzione sanitaria), anche se la madre pare avesse già rotto le acque. Insomma, doveva essere un parto tranquillo, di routine. 

L’unica certezza, sulla quale sembra concordino tutti - direzione sanitaria e familiari - è che la bimba è nata viva. Il papà parla di un vagito, ma senza riuscire mai vedere la sua secondogenita. Dopo il parto tutto si è complicato, fino al tragico epilogo: alle 19,20 è stato comunicato il decesso della piccola. 

Il pm di turno potrebbe già oggi disporre l’autopsia mentre i familiari si riservano di nominare un proprio perito che possa assistere all’esame autoptico. «Vogliamo solo la verità», dice il padre. La stessa verità che chiede anche l’équipe medica che ha preso in carico il parto. «Siamo vicini alla famiglia e comprendiamo lo choc - dice il direttore sanitario della clinica, Riccardo Pascucci -. Il monitoraggio non presentava anomalie». Tuttavia, pochi minuti dopo il parto la situazione sarebbe inspiegabilmente precipitata. «Appena nata c’è stato un vagito, ma pochi minuti dopo il battito è crollato a circa trenta battiti al minuto», spiega il direttore sanitario. Da quel momento è iniziata la corsa contro il tempo.

«Mi risulta - aggiunge Pascucci - che l’équipe della Ginecologia abbia allertato il servizio trasporto di emergenza neonatale alle 18,10. Alle 18,50 è giunta l’ambulanza dal Santobono». Nel frattempo alla piccola sarebbero state praticate tutte le manovre di salvataggio previste dal protocollo. Ma all’arrivo dei soccorsi i medici hanno constatato il decesso. Ora c’è una indagine in corso: al vaglio del pm c’è la cartella clinica ma sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte. Per ora sono un atto dovuto gli avvisi di garanzia che saranno notificati ai medici ed infermieri coinvolti nella vicenda.

 
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