Napoli, addio auto ai Decumani: arrivano otto telecamere per stanare i furbetti

Napoli, addio auto ai Decumani: arrivano otto telecamere per stanare i furbetti
di Paolo Barbuto
Domenica 25 Agosto 2019, 23:00 - Ultimo agg. 26 Agosto, 08:54
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I Decumani dovrebbero essere vietati ad auto e ciclomotori: da otto mesi sarebbe in vigore un’ordinanza che proibisce il transito ai mezzi a motore, ma di quell’ordinanza nessuno tiene conto. Ai decumani, soprattutto su via Tribunali, si circola liberamente facendosi beffa dei divieti e delle ordinanze.

Per blindare definitivamente quell’area ai mezzi a motore, il Comune ha deciso di scendere in campo con un progetto ambizioso: predisporre altre otto telecamere per circondare l’area (oltre alle quattro già in servizio da tempo) per riprendere le targhe dei pirati della ztl e travolgerli di contravvenzioni fino a quando non smetteranno di passare nelle strade vietate.
 
Le nuove telecamere saranno sistemate lungo via Anticaglia in cima ai vicoli che s’infilano fino ai Tribunali, e nella parte bassa dei Decumani, nella zona del Grande Archivio per prevenire le intrusioni dal basso. Una telecamera sarà piazzata anche all’angolo del liceo Diaz, nei pressi della pizzeria Sorbillo. Si tratta, lo ripetiamo, di occhi elettronici destinati esclusivamente alle contravvenzioni, non utilizzabili per il controllo del territorio.

Per acquistare e mettere in azione le nuove telecamere sono necessari trecentomila euro, la metà dei quali li ha offerti direttamente Santa Lucia, si tratta di fondi regionali che fanno parte di un progetto specifico denominato “Ampliamento e messa in sicurezza degli itinerari ciclo-pedonali all’interno della Ztl Centro Antico” approvato dal Ministero dei trasporti che ha deliberato l’apertura del finanziamento.

Gli altri 150mila euro li ha pescati direttamente il Comune di Napoli tra le pieghe del bilancio sgangherato. Però, per far quadrare i conti e mettere assieme le otto telecamere necessarie, ha deciso di andare a smontarne qualcuna (tre in tutto) da accessi nei quali evidentemente non sembravano utili.

Una delle telecamere verrà smontata da via Toledo, all’angolo con piazza Carità, sarà quella che poi dovrà essere rimontata all’angolo fra via Tribunali e via Nilo. Altre due telecamere saranno sottratte al lungomare liberato: si tratta di quella piazzata fra via Chiatamone e via Dumas che verrà portata via e piazzata in cima a vico Girolamini e di quella che sta proprio su via Partenope, all’angolo con via Dumas, che troverà nuovo alloggio all’incrocio fra vicolo Cinquesanti e via Anticaglia.

Non è ben chiaro il motivo della scelta di smantellare proprio quei varchi. Probabilmente la scelta è dettata dal fatto che i napoletani hanno imparato a rispettare il lungomare liberato, però proprio lo smantellamento di un intero blocco di sorveglianza fra via Chiatamone e via Partenope, potrebbe riaprire una strada ai veicoli e creare disagi al lungomare vietato.

Chi passa liberamente lungo i Decumani ha ancora un po’ di mesi di tranquillità davanti. L’ordinanza per l’installazione dei nuovi varchi risale a qualche giorno prima di ferragosto e le operazioni per realizzare il progetto andranno avanti almeno per un annetto. Bisognerà installare le telecamere, creare il collegamento con il centro di controllo dei varchi telematici che si trova a Soccavo nella struttura del centro polifunzionale, poi iniziare il lungo e difficile periodo dei test sulla effettiva funzionalità delle telecamere e, infine, prevedere i tempi necessari (un mese) di tolleranza durante i quali i cittadini vengono inizialmente avvisati e sensibilizzati prima di far scattare il momento delle contravvenzioni.

Quando il sistema entrerà pienamente in vigore ci sarà possibilità di transito solo per chi ha un posto auto e per i fornitori in determinati orari, altrimenti i Decumani saranno vietati a tutti, anche e soprattutto alle due ruote che oggi sono padrone del territorio: le nuove telecamere riescono a riconoscere i numeri di targa anche per un’auto che passa a cento all’ora. Chissà come la metteranno i camorristi che vanno in giro sui motorini a sparare per le loro stese.
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