La struggente veglia di Marianna
accanto alla sorella deceduta

La struggente veglia di Marianna accanto alla sorella deceduta
di Katiuscia Guarino
Domenica 8 Settembre 2019, 12:08
3 Minuti di Lettura
Un amore fraterno, profondo e infinito, che va oltre la morte. Ha vegliato per tutta la notte il cadavere della sorella di qualche anno più piccola deceduta per un arresto cardiaco. Marianna Abate, avellinese di 81 anni, è stata trovata dagli agenti di polizia municipale al capezzale di Concetta, 78 anni, che aveva esalato l'ultimo respiro qualche ora prima. Marianna aveva il viso stanco. Aveva capito che Concetta non c'era più. Con dolcezza continuava ad accarezzarla. Una scena che ha intenerito e commosso gli agenti del colonnello Michele Arvonio che le conoscevano da tempo. Sul posto anche gli assistenti sociali che le seguivano e il personale del 118. Quando sono intervenuti presso l'abitazione in via Beata Crescitelli alcuni non sono riusciti a trattenere le lacrime. Erano quasi le quattro del mattino. Sono stati i condomini del palazzo ad allertare i soccorsi, quando hanno avvertito un lamento provenire dall'appartamento delle due sorelle. I vicini di casa non hanno perso tempo. Hanno chiesto subito aiuto. Così la drammatica scoperta.

 

La vita di Marianna e Concetta difficile non averle notate in città - è una storia di sincero amore, ma anche di solitudine. Non passavano inosservate. Erano solite passeggiare per le vie del centro mano nella mano, come quando erano bambine. L'una dava supporto all'altra. Entrambe facevano i conti con problemi di salute, causati dall'età avanzata. Ma il loro profondo amore e i teneri sorrisi che si scambiavano alleviava ogni dolore fisico. Chiacchieravano e ridevano mentre percorrevano le strade di Avellino. Condividevano una passione insieme: durante le lunghe passeggiate, raccoglievano tutto ciò che attirava la loro attenzione. Un oggetto che per altri poteva essere un rifiuto per loro rappresentava qualcosa di importante. Veniva portato a casa e custodito come un cimelio. In particolare, accumulavano quotidiani. Per le due sorelle la lettura era fondamentale. Era importante soprattutto aggiornarsi su tutto ciò che accadeva in città e nel mondo.
Quando i caschi bianchi per la prima volta entrarono nella loro abitazione trovarono pile di giornali in ogni stanza. Montagne fin sopra al soffitto. I caschi bianchi seguivano la loro situazione da otto anni. Da subito gli uomini di Arvonio hanno preso in cura le due sorelle e hanno preso a cuore la loro situazione. Che nel corso degli anni, proprio grazie al supporto dei vigili e degli assistenti sociali, è migliorata. La situazione all'epoca si presentava molto disastrosa tanto da richiedere l'intervento di un giudice tutelare: un odore sgradevole proveniva dalla loro abitazione. Oltre ai giornali, c'erano cibi avariati, in particolare scarti di frutta raccolti dai negozi. Ma poi il quadro è cambiato. Da allora tutti hanno dato una mano alle due anziane rimaste da sole dopo la morte dei genitori. Nessun familiare che potesse prendersi cura di Marianna e Concetta. A tutti stava a cuore il benessere delle due sorelle. Massima solidarietà da parte dei condomini. Non facevano mai mancare un piatto caldo alle due anziane. Vigili urbani e assistenti sociali sempre presenti per verificare costantemente la situazione, decisamente migliorata in otto anni.
Ora Marianna è rimasta da sola. E si spera che oggi non sia da sola nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria in via degli Imbimbo, dove alle 9 si svolgeranno le esequie della sorella Concetta. Marianna ha bisogno del calore. Di sicuro i condomini del palazzo ci saranno. Non le faranno mancare quel supporto che hanno garantito in questi anni. Una grande famiglia.
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