Travolto dal terreno nel cunicolo,
così è morto l'operaio Vincenzo

Travolto dal terreno nel cunicolo, così è morto l'operaio Vincenzo
di Enrico Marra
Domenica 8 Settembre 2019, 12:03
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Era da circa un'ora al lavoro in un cunicolo per collocare le tubature destinate a collegare una nuova palestra alla rete fognaria quando una massa di terra lo ha travolto e sepolto. Così ieri mattina è deceduto Vincenzo Iannella, 57 anni, operaio di Paupisi, coniugato con due figli. Il dramma in via Filippo Tedeschi, a Torrecuso. Qui da un paio di giorni erano ripresi i lavori eseguiti dalla ditta «Oro». L'impresa in passato aveva avuto dal Comune l'appalto per realizzare una palestra al servizio di un edificio scolastico di via Tedeschi che ospita gli alunni della materna, delle elementari e della media. Un appalto finanziato con i fondi del decreto della «Buona scuola» dalla precedente amministrazione comunale. La palestra era stata realizzata e completata nel mese di maggio e aveva sostituito quella precedente, un vecchio prefabbricato, che ormai era degradata. Ai lavori della palestra bisognava aggiungere, per renderla agibile, il collegamento con la rete fognante e così ieri mattina gli operai della ditta stavano appunto procedendo a questo titpo di intervento. Intervento che stavano eseguendo nonostante la giornata di sabato, spesso non lavorativa, perché c'era una certa urgenza nell'eseguire i lavori tenuto conto dell'imminente ripresa dell'attività scolastica. Gli operai avevano già scavato un cunicolo per una quindicina di metri, profondo oltre tre e largo circa un metro. Al lavoro vi erano oltre a Iannella, che era nel cunicolo, altri tre operai.

 

I SOCCORSI
All'improvviso da una parete si è staccato una consistente massa di terra che in pochi secondi ha sepolto l'uomo. Subito è scattato l'allarme. Sono stati gli stessi compagni di lavoro a impegnarsi a estrarlo. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale e quelli del distaccamento di Vitulano, i carabinieri della stazione di Paupisi e della Compagnia di Montesarchio oltre ad altri volenterosi. Tra questi anche il maresciallo della polizia municipale Luigino Sauchella. «La terra franata era molta - dice il sottoufficiale - le ridotte dimensioni del cunicolo hanno reso l'opera di soccorso difficile. Si è andati avanti per circa un'ora prima di poterlo estrarre e purtroppo non c'è stato nulla da fare». E stata adoperata anche una macchina per il movimento terra ma le sue dimensioni hanno trovato difficoltà nel poter operare tenuto conto delle dimensioni del cunicolo. L'opera di soccorso si è svolta mentre a poca distanza erano giunti un cognato, la moglie dell'operaio e altri conoscenti. Il personale medico del 118, giunto subito sul posto e che aveva ipotizzato di poter rianimare l'operaio una volta estratto, hanno dovuto constatare che purtroppo non c'era nulla da fare.
LE INDAGINI
Del tragico incidente è stato immediatamente informato il magistrato di turno il sostituto procuratore della Repubblica Maria Colucci che ha disposto la rimozione del corpo e il suo trasporto presso la sala mortuaria dell'ospedale «Rummo» di Benevento. Successivamente il magistrato ha anche deciso di far effettuare l'autopsia sul corpo dell'uomo designando il medico legale Lamberto Pianese. L'accertamento è previsto per la prossima settimana non prima di martedì. I familiari della vittima hanno designato come loro legale l'avvocato Giuseppe Maturo e faranno assistere all'esame autoptico il medico legale Fernando Panarese. Chiaramente sulle modalità della morte bianca indagano i carabinieri di Paupisi e Montesarchio per verificare se sono state attuate tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente nel settore dell'infortunistica.
La notizia del dramma ha raggiunto il sindaco di Torrecuso Vincenzo Iannella che era in ferie e che immediatamente ha fatto ritorno in paese. Il primo cittadino ha esternato a nome di tutta la comunità il suo cordoglio. «Attendevo in questi giorni - dice al telefono - il completamento dei lavori per rendere pienamente funzionale la palestra e invece c'è stato questo dramma».
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