Governo, Meloni alla Camera: «Sarete travolti da un'Italia libera e sovrana»

Governo, fiducia alla Camera, centrodestra attacca: «Traditi gli elettori, feremo dura opposizione»
Governo, fiducia alla Camera, centrodestra attacca: «Traditi gli elettori, feremo dura opposizione»
Lunedì 9 Settembre 2019, 13:53 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 14:48
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Dopo il discorso del premier Giuseppe Conte alle 13 è iniziata alla Camera la fase delle repliche che porterà fino al voto sulla fiducia alle 19.30.

Renzi: «Bloccare i pieni poteri a Matteo Salvini un dovere civile»
Conte: «Cambiare patto di stabilità Ue. Rivedremo i decreti sicurezza. Basta proclami, saremo miti» Diretta

Gli interventi
Giorgia Meloni,
leader di Fratelli d'Italia: 
««Non avrete la fiducia di Fratelli d'Italia perchè non avrete il nostro rispetto. Mi sarei aspettata un pò meno di spocchia: volgare è imbullonarsi alle poltrona. Faremo una opposizione senza sconti a un governo di politicanti. In migliaia hanno denunciato lo scempio delle istituzioni». Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo nella Aula di Montecitorio durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia per . «Solo noi contro le truffe: noi mai con il Pd ma mai con i Cinque Stelle, che è l'altra faccia della sinistra. Avete truffato gli italiani: Di Maio - aggiunge - può allacciare le scarpe a Scilipoti. Siete ladri di democrazia: siete andati alle elezioni dicendo 'Pd delinquentì. E oggi ci governate assieme». 

Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d'Italia: «In 14 mesi abbiamo garantito sostegno a tutti i provvedimenti che potevano ridurre immigrazione clandestina e puntavano alla sicurezza. Oggi siamo qui a giudicare da parlamentari dell'opposizione e abbiamo visto un popolo immenso fuori, migliaia di persone hanno occupato le piazze armati di un tricolore. Saremo in piazza per contrastare le politiche che già si annunciano ricordando che la sovranità appartiene al popolo. In Parlamento ci deve essere rappresentanza omogenea da quella che trovate fuori da qui. Stanno attuando un attentato alla Costituzione. Gli italiani non vogliono il Pd al governo, non quello di Renzi ma in qualsiasi sua forma. A noi del ministro Bellanova non ci interessa come si veste o se non abbia studiato, ma che sia corresponsabile dell'approvazione del jobs act, il ministro dell'economia è stato indicato da Bruxelles. Il M5s si vergognerà di questo perchè la gente li inseguirà con i forconi. Spero che questo Parlamento non conceda la fiducia a questo governo pieno di miserie umane».
 




Bagarre in un'aula semideserta alla Camera quando il presidente dell'Aula Ettore Rosato ha tolto la parola, dopo averlo ripetutamente avvertito, al capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida per aver largamente superato il tempo del suo intervento. A Lollobrigida è stato spento il microfono tra le proteste del suo gruppo, unico presente in forze al momento. Quando ha preso la parola Giuseppe Brescia del M5S i deputati di Fdi hanno iniziato a scandire il coro «Onestà onestà» e poi «Vergogna» ed «Elezioni elezioni».
 
 


Il deputato della Lega Edoardo Rixi nel suo intervento alla Camera ha ricordato che «il presidente Conte definì Gentiloni traditore della patria», lo stesso esponente Pd che ora il governo ha designato per la Commissione Ue. Guglielmo Epifani di Leu, dalla maggioranza, ha invece sollevato la questione del Jobs Act, «sul quale bisogna intervenire, per un problema di legittimità istituzionale, facendo una verifica sul campo di quanto accaduto e quanto cambiato». «Professor Conte, la lunghezza del suo programma è legata alla speranza di permanere sulla poltrona», ha detto il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida, che ha poi parlato di «reddito di cittadinanza ai 'fancazzistì». Quindi rivolto ai colleghi della Lega ha detto «bentornati dalla parte giusta della barricata», definendo il nuovo governo «uno squallido inciucio» e «un insieme di miserie umane», suscitando la reazione dei pochi deputati di maggioranza presenti in quel momento.

«A lei presidente Conte e a tutti i ministri, dico sigliamo oggi un nuovo patto istituzionale, con un metodo di lavoro che non schiacci il Parlamento con l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza. Riportiamo il Parlamento al centro della democrazia, rendiamo protagonisti i parlamentari. In questi scranni ci sono risorse eccezionali, mettiamole a frutto e lasciamo loro piena autonomia». Lo ha detto il presidente della commissione Affari Costituzionali, Giuseppe Brescia, in aula alla Camera nel corso del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


«L'Ue vive un passaggio delicato investita dalle crisi che scuotono il Mediterraneo, questa Europa ha bisogno di una profonda revisione delle sue politiche. Euro e mercato unico hanno bisogno di armonizzazione delle politiche fiscali. Occorre mettere l'Unione nelle condizioni di parlare con una sola voce. La strada da intraprendere è esattamente il contrario del sovranismo». Così Piero Fassino del Pd intervenendo in Aula alla Camera. «A lasciare sola l'Italia - ha aggiunto Fassino - sono stati i governi di Budapest, di Vienna..serve una nuova politica europea dell'immigrazione. La sfida non è fare da soli ma essere protagonisti in un progetto. Non sarà l'Italia da sola a dare soluzione stabile alla crisi libica. Un'Italia che voglia pesare deve stare dentro spazi e orizzonti ampi. Ancora una volta il sovranismo nazionale non è la risposta».

«Molto convincente il discorso di Conte, molti i temi toccati. Penso alla famiglia, agli asili nido, all'ambiente, al taglio delle tasse. Si vede che è un governo che non vuole vivacchiare ma trovare soluzioni per gli italiani e lo farà, quindi piena fiducia da parte nostra». Lo ha detto alle telecamere il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D'Uva, commentando il discorso del premier in Aula.


«Con il nuovo Governo proseguiremo lungo la strada già intrapresa e percorsa insieme all'ex ministro Giulia Grillo - in parte, ma con ottimi risultati - della difesa della sanità pubblica e del diritto alle cure per tutti. Le parole del presidente Giuseppe Conte confermano questa volontà: inserire il tema del merito del personale sanitario e delle assunzioni per superare definitivamente il problema della carenza dei medici è un segnale molto positivo per il Paese, ed è la conferma che il lavoro svolto finora non andrà perduto». Così Marialucia Lorefice, presidente del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali alla Camera. «Fondamentale anche l'attenzione, ribadita dal premier nel suo discorso in Aula, alle disabilità: tanto è stato fatto in questo ambito nei 14 mesi trascorsi, ma tanto ancora abbiamo da fare. Auguri di buon lavoro al neo ministro della Salute, Roberto Speranza, con il quale contiamo di realizzare tutte quelle misure che il Paese aspetta per un diritto alla salute degno di questo nome», conclude Lorefice.

Un «voto di fiducia critica» al Conte bis è stato annunciato dal deputato radicale di +Europa Riccardo Magi, intervenuto in Aula alla Camera, che ha paventato «il rischio di deriva illiberale e antieuropea», superiore alle «profonde contraddizioni della maggioranza, con antiparlamentarismo e giustizialismo che non sono spariti e continuerò a denunciarli». «Va superata le Bossi-Fini con una nuova legge sull'immigrazione», ha detto Magi, aggiungendo che «il possibile va costruito da oggi in avanti», ha detto citando Marco Pannella. «Non faremo sconti ma non possiamo scommettere sul fallimento di questo governo.  Tentare il possibile contro il probabile il possibile lo abbiamo visto in questi 15 mesi e il probabile lo vedremo». Riccardo Magi di +Europa cita Marco Pannella intervenendo nell'Aula della Camera, annunciando che voterà la fiducia al governo Conte 2».


«Questa mattina, alla Camera dei Deputati, durante le dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio, abbiamo assistito ad una delle pagine più bizzarre della nostra storia. Lo smemorato Conte, Giuseppi per gli amici, nel suo strampalato intervento è riuscito a parlare di tutto e del contrario di tutto. Un discorso fatto di slogan, uno slalom tra democrazia umana, agenda riformatrice, azioni coordinate con l'Europa e green new deal. Ha parlato di giovani che emigrano dimenticandosi l'emendamento della Lega al Dl Crescita che ha allargato la platea per il rientro dei cervelli, incentivando il ritorno di lavoratori, docenti e ricercatori con effettive ricadute per il nostro sistema sociale, economico e culturale. Ha parlato di riduzione del cuneo fiscale, nonostante oggi sieda tra i banchi con coloro che hanno inventato l'Irap che tassa il lavoro dipendente». Così il deputato della Lega Giulio Centemero.

«Visto che l'attenzione al linguaggio è importante, come ha detto nel suo discorso ci piacerebbe sentirle dire che chi salva vite umane in mare non è un criminale». Lo dice Rossella Muroni di Leu nel suo intervento alla Camera rivolto al premier Giuseppe Conte dando atto tra le altre cose a Conte che «da anni aspettavamo un premier che parlasse di sviluppo sostenibile nella Costituzione».

«Voto convintamente la fiducia». Lo annuncia in aula alla Camera Bruno Tabacci, di +Europa-Centrodemocratico. «Mi ha convinto l'impianto riformatore del suo discorso» e «lo spirito europeo». «Il percorso del governo non sarà facile» ma è fallito «l'assalto tentato da Salvini che ha cozzato con la solidità delle nostre istituzioni».

«Per il Paese si apre l'opportunità di avere finalmente un governo di legislatura con un programma ambizioso che abbia la crisi climatica, lo sviluppo sostenibile, i diritti, la lotta alle diseguaglianze al centro e che ricollochi l'Italia in maniera autorevole in Europa. Perché la questione ambientale è anche economica: riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro, l'innovazione, la formazione, uno sviluppo equo che non compromette il futuro, la sicurezza dei cittadini sui territori». Così la vicepresidente del gruppo LeU di Montecitorio Rossella Muroni intervenendo in Aula alla Camera nel dibattito sulla fiducia. «Un governo di svolta deve restituire dignità e tutele al lavoro, garantire pari diritti a tutte e a tutti indipendentemente dalla regione di residenza, valorizzare le competenze e la partecipazione delle donne, aiutare la ripartenza dei territori colpiti dal sisma e contrastare con forza le illegalità - aggiunge - Come cittadina, prima ancora che come deputata e garante della missione collettiva Mediterranea, credo che i decreti Sicurezza vadano superati e che sia urgente un cambio di passo nelle politiche per la gestione dei migranti. Su questi fronti prioritari daremo il nostro contributo alla maggioranza e sfideremo l'esecutivo a tenere alta l'asticella degli obiettivi. Con concretezza. Per inaugurare un Green new deal mi aspetto, ad esempio, che l'Italia sostenga la nuova politica di finanziamenti energetici concentrati su rinnovabili ed efficienza della Banca europea per gli investimenti e che con la prossima manovra si inizino a tagliare i sussidi fossili e a rimodulare l'Iva, tenendola più bassa per i prodotti che inquinano meno».

«Presidente Conte, sigliamo oggi un nuovo patto istituzionale, per un metodo di lavoro che non schiacci il Parlamento con l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza. Il Parlamento è qui per lavorare con voi. Apriamo una nuova stagione che rinunci al perenne clima di campagna elettorale, che dia peso ai fatti e senso alle parole. La classe politica deve tornare ad essere un punto di riferimento credibile per il Paese anche nello stile e per questo ho apprezzato molto il suo richiamo al rispetto delle istituzioni, alla cura del lessico, al rispetto della persona. Apriamo un'epoca in cui forze politiche diverse tra loro mettono da parte l'orgoglio e con umiltà si mettono al lavoro per il bene del Paese, fedeli ai valori della Costituzione». Così Giuseppe Brescia (M5s), presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Conte II.

«C'è un elemento su cui Conte non è intervenuto, ossia le carceri. La civiltà di un Paese si misura dalla situazione carceraria, e dei tanti suicidi dei detenuti. Mi rivolgo a Bonafede affinchè vengano messi in bilancio fondi per il carcere come fate con le intercettazioni». Così Renata Polverini, deputata di Forza Italia, intervenendo in Aula alla Camera. «Il garantismo vale più di tutto - ha aggiunto Polverini - io credo nella repubblica parlamentare, non voterò la fiducia ma mi aspetto molto da voi. Se farete bene sarò contenta nell'interesse degli italiani».

Michaela Biancofiore, deputata di Forza Italia, interviene in Aula alla Camera con un tricolore sulle spalle. Il presidente dell'Aula Ettore Rosato la riprende, ma lei continua senza toglierlo e anzi ingaggia un battibecco con lo stesso Rosato. «Le scelte di abbigliamento sono libere per ognuno, ma credo che l'utilizzo del tricolore come sciarpa non rientri nel decoro di quest'Aula e del tricolore stesso», ha detto Rosato.



«Caro Presidente Conte oggi da avvocato del popolo si è seduto al banchetto del potere. Lessico rispettoso non vuole dire rispetto della volontà del popolo. Lei è passato dall'altra parte senza nessun imbarazzo». Guido Guidesi della Lega intervenendo in Aula alla Camera. «Sono 4 anni che nella regione Lombardia gli asili nido sono gratuiti - ha aggiunto - e lo dico perchè l'autonomia differenziata è un valore imprescindibile».

«Il governo Letta cadde per volontà di Matteo Renzi, stia sereno presidente...». Così il deputato della Lega Guido Guidesi mette in guardia il premier Giuseppe Conte indicando nel suo intervento le «molte» analogie tra il governo Letta e il Conte bis che oggi chiede la fiducia alla Camera.

«Il M5s non si è mai risparmiato in questi mesi per combattere le disuguaglianze, a partire dal reddito di cittadinanza. E in pochi giorni possiamo dare importanti risposte. Qui oggi risiedono già i portavoce di questo Paese». Così Luigi Gallo del M5s intervenendo in Aula alla Camera.
Gallo ha poi sottolineato la necessità di «contrastare la povertà economica e culturale», e «per questo il nostro impegno e la nostra dedizione non verranno mai a mancare», ha concluso.








 

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