Liceo Sannazaro, si volta pagina. Il preside: «Basta polemiche»

Liceo Sannazaro, si volta pagina. Il preside: «Basta polemiche»
di Elena Romanazzi
Martedì 10 Settembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 13:33
3 Minuti di Lettura
I 100 anni li festeggia ad ottobre. Liceo storico, il Sannazaro, alunni divenuti personalità di spicco. Basti pensare a Domenico Oriani, Gerardo Marotta, Fulvio Tessitore. E ancora Luciano De Crescenzo, scomparso di recente. Liceo ambitissimo non solo dai residenti del Vomero ma anche da tutti gli altri quartieri della città. Quest’anno sono 1350 gli alunni che iniziano domani il nuovo anno scolastico. Con una novità non di poco conto. Un nuovo preside, Riccardo Güll (viene dall’Elsa Morante di Scampia, dove ha sostenuto il progetto “L’Eurofuture: changing places” e stretto partenariati con scuole del Regno Unito, della Spagna, della Germania, della Polonia e della Turchia), già da giorni sulla plancia di comando. È stato scelto dal direttore scolastico regionale Luisa Franzese tra ben 80 candidati. Ed ha sbaragliato la concorrenza.
 
L’ultimo anno del liceo non si può dire sia stato semplice. Tutt’altro, tra un cambio al vertice e la gestione affidata per una anno a Mia Filippone andata in pensione a giugno. Ci sono state diverse criticità, malumori, tensioni nel corpo docente. E una valanga di alunni che si sarebbero voluti iscrivere al liceo lasciati fuori: pochi posti e spazi saturi, si disse al termine delle iscrizioni. Milletrecentocinquanta studenti non uno di più. La platea non verrà allargata secondo la filosofia del nuovo dirigente scolastico.

Güll tutto vuole tranne che le polemiche. Con quale spirito guiderà questa scuola? «La mia filosofia è: ascolto, equilibrio, e accoglienza» C’è - aggiunge - tutta la volontà di risolvere le criticità e di riportare la serenità in una scuola così prestigiosa che si appresta a breve a festeggiare i 100 anni e non sono certo pochi». Pronto al confronto e non allo scontro. «La mia porta - insiste Güll - sarà sempre aperta, insisto sull’ascolto e sul confronto, l’obiettivo deve essere quello di risolvere le criticità ove ci siano». 

L’avvio dell’anno avviene in due fasi. Alle 8 per chi frequenta non il primo anno ma dal II in poi con uscita alle 12 almeno in questa prima fase. I ragazzi che iniziano il percorso di studi verranno accolti nell’aula magna alle 8.30. «Usciranno delle persone più mature - spiega Güll - questo dirò ai ragazzi, il percorso è faticoso, è un cammino importante che questi nuovi liceali faranno, è una fase importante per la loro vita dove occorre dare il meglio di se stessi e crescere». Le polemiche non appartengono a Güll. Non un commento sulle questioni aperte avute in eredità dalla precedente gestione. Verranno affrontate, ovviamente, ma non subito. Un passo alla volta. Le scadenze all’inizio di un anno scolastico sono molteplici. Tutto verrà - assicura - deciso nel confronto con i docenti e anche con i genitori. 

L’anno appena trascorso si è infatti concluso con un ricorso al Tar della Campania dei genitori degli alunni del corso di studi quadriennale (un anno in meno) con il doppio diploma Esabac. Nel mirino la programmazione regolamentata dal ministero (si tratta di un progetto che vede coinvolti solo due licei a Napoli) cambiata in corso d’opera su diversi versanti, disattendendo le aspettative dei genitori ma anche degli alunni. Si è partiti da un corso di studi sottoscritto dai genitori e si è finiti con altre regole e tante incertezze. Da qui il ricorso sul quale il Tar non si sarebbe ancora pronunciato. Una questione delicata dal momento che il percorso di studi è stato approvato dal Miur e viene monitorato. Non ci sono nuove classi del liceo classico quadriennale quest’anno, prosegue solo il percorso degli alunni che hanno aderito al particolare progetto formativo fortemente voluto dalla precedente dirigente scolastica Laura Colantonio. Di sicuro - ribadisce il nuovo preside - io sono per l’ascolto. «Sarò equilibrato ed accogliente - ripete ancora - pronto a trovare soluzioni». Nell’auspicio che finiscano una volta per tutte le tensioni e le troppe polemiche che hanno caratterizzato il precedente anno scolastico.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA