Paola Turani, la denuncia sui canoni di bellezza della moda: «Ero intrappolata in una taglia sempre più stretta»

La denuncia di Paola Turani sui canoni di bellezza della moda: «Ero intrappolata in una taglia sempre più stretta»
La denuncia di Paola Turani sui canoni di bellezza della moda: «Ero intrappolata in una taglia sempre più stretta»
di Ida Di Grazia
Mercoledì 11 Settembre 2019, 13:31 - Ultimo agg. 13:47
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«Ero intrappolata in una taglia che sembrava sempre più piccola, più stretta». Paola Turani non usa giri di parole e sul suo account instagram pubblica una foto di dieci anni fa e una di oggi che vale più di tanti slogan. E' una denuncia social verso quel mondo della moda che rincorre cononi di magrezza estrema e a cui lei si è ribellata.



Paola Turani, modella e influencer da oltre un milione di follower su Instagram, è di una bellezza disarmante, ma oltre quegli occhi di ghiaccio c'è di più. La Tury, come la chiamano tutti ha pubblicato su Instagram una foto prima e dopo per mostrare i cambiamenti del suo corpo negli ultimi dieci anni. Ma attenzione, qui la vanità non c'entra niente! Si tratta di un post denucia in cui la Turina ha raccontato le difficoltà che ha incontrato sul suo cammino per diventare una modella affermata. Sui canoni di magrezza imposti dalle case di moda, sulla sua ricerca della perfezione che l'aveva trasformata in una persona triste che aveva «il terrore di mangiare».

«La prima foto - scrive nel post Paola Turani - è stata scattata più di 10 anni fa, avevo iniziato da qualche anno a fare la modella ed ero completamente intrappolata in un circolo vizioso, dentro le regole della moda che ci voleva tutte come dei manichini; ricordo ancora la pressione psicologica per entrare in quella taglia che sembrava sempre più piccola, più stretta. Dovevi essere magra e non era mai abbastanza. Ogni mese prendevano le misure del mio corpo, ho sempre avuto una costituzione piuttosto esile, ma non potevo ingrassare, non mi allenavo e avevo il terrore di mangiare anche un piatto di pasta. Più eri magra e più piacevi. Se ingrassavi facevi fatica a lavorare e poi chi le pagava le bollette? Gli affitti? Le tasse? Ricordo le giornate in giro per Parigi a fare casting, a volte mi facevo bastare un succo di frutta».

La Turani però è riuscita a d uscire da questo circolo vizioso: «Avevo capito da sola che così non poteva continuare, che era meglio “scappare” prima che diventasse più che un piccolo problema. Ho lasciato Milano in un periodo in cui non ero felice, in cui non avevo amici, praticamente non stavo vivendo. Sono tornata così dai miei genitori, poco dopo ho incontrato Ricky e ho capito che la vita era molto più di questo, che andava oltre una taglia 38, che fermarsi per pranzare o cenare in compagnia non poteva essere un incubo, ma anzi, era una delle cose più belle della vita. E che se mi volevano, dovevano farlo anche con qualche kg in più. Così è stato. Ho iniziato un lavoro su me stessa, durato anni, un processo di cambiamento, andando oltre ai canoni che la moda imponeva, oltre ai vari insulti che ricevevo sui social sul mio corpo, raggiungendo un equilibrio esteriore ma soprattutto interiore. La seconda foto, a colori, è di quest’estate (+9kg circa rispetto a quella in bianco e nero) Sono io, cresciuta, consapevole, con un corpo sano, allenato, Appagata, felice. È un lavoro lungo, di dedizione, determinazione, forza. Ma vi assicuro che è possibile! E quanto è bello godersi le giornate senza ossessioni, senza ansie o paranoie.❤️SE VUOI, PUOI!❤️»
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