Cerciello, trovate le impronte di Natale Hjort nel nascondiglio del coltello: foto di droga e armi sui telefonini

Cerciello, impronte di Natale Hjort trovate sul controsoffitto dov'era nascosto il coltello
Cerciello, impronte di Natale Hjort trovate sul controsoffitto dov'era nascosto il coltello
Venerdì 13 Settembre 2019, 18:29 - Ultimo agg. 14 Settembre, 10:24
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Ci sono le impronte (palmari e digitali) di Christian Gabriel Natale Hjort, accusato di concorso con Finnegan Lee Elder nell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello, su uno dei pannelli del controsoffitto della camera dell'albergo dove è trovato il coltello utilizzato da Elder per colpire il carabiniere. Le hanno rilevate i carabinieri del Ris mentre dalle analisi dei cellulari dei due americani spuntano foto di droghe e soldi in contanti.

Secondo gli inquirenti l'individuazione delle impronte di Natale Hjort è un dato importante in quanto l'americano ha sempre negato di avere avuto a che fare con l'arma. La novità, che quindi aggrava la posizione di Natale, è contenuta nella relazione dei carabinieri del Ris depositata in vista dell'udienza del Riesame in programma per lunedì prossimo. Si tratta di una impronta palmare e due impronte papillari. Il pannello era stato prelevato nel corso dell'ultimo sopralluogo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, nell'hotel di Prati dove i due americani alloggiavano, a poche centinaia di metri dal luogo del delitto. Lì era stata trovata l'arma, un coltello con una lama da 18 centimetri con cui il vicebrigadiere era stato colpito per undici volte.

Dall'analisi dei cellulari di Finningan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, inoltre, sono emerse decine di foto di sostanze stupefacenti e di denaro in contante, nonché di armi. «La quantità di immagini presenti all'interno dell'apparato telefonico - si legge nelle carte - aventi per oggetto effigi riproducenti narcotici e medicinali di vario tipo, è risultata copiosa». Le immagini sono state estrapolate da alcune chat. «In alcune compare Natale che «unitamente alla sua presunta ragazza o talvolta da solo, ostenta il possesso di ingenti somme di denaro che, correlate ad alcuni messaggi estrapolati da whatsapp, potrebbero essere comunque derivanti dai proventi della vendita dei narcotici».

Nel telefono cellulare Natale Hjort «sono state rinvenute numerose foto e diversi filmati che ritraggono, sia in luoghi chiusi sia all'aperto, Natale mentre maneggia delle armi. L'aspetto certamente più rilevante che si evince da tali immagini è la particolare predilezione per le armi palesata da Natale, vista la sua irriverenza nell'ostentarne il possesso e la disinvoltura mostrata nel maneggio». È quanto si legge nei risultati delle analisi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri sui telefoni cellulari di Christian Gabriel Natale Hjort e di Finnegan Lee Elder, accusati dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Tra le foto ce ne è una in cui si vede Natale «con un guanto blu, all'aperto mentre maneggia una pistola - presumibilmente modello Glock - nell'evidente azione di incamerare il proiettile nella canna». E poi in un'altra, Natale «all'interno di una stanza impugna pericolosamente, filmandosi allo specchio la stessa arma». La stessa arma, ma corredata di mirino laser, appare in un filmato in cui Natale è a torso nudo e indossa un guanto blu.  Dalle immagini e dai messaggi trovati nei cellulari dei due americani, scrivono gli investigatori, «emerge il ruolo decisivo assunto da Natale nella commissione dei delitti posti in essere unitamente a Finnegan Lee Elder». 
 
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