Gantz-Netanyahu testa a testa
In Israele decisivo Lieberman

Gantz-Netanyahu testa a testa In Israele decisivo Lieberman
Gantz-Netanyahu testa a testa In Israele decisivo Lieberman
Martedì 17 Settembre 2019, 19:11 - Ultimo agg. 18 Settembre, 08:17
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Incerto l'esito del voto in Israele che vede oggi ale urne oltre sei milioni di cittadini:  alle 18 (ora locale, più un'ora rispetto all'Italia) ha votato il 53,5% degli aventi diritto. Lo ha fatto sapere la Commissione elettorale aggiungendo che si conferma un aumento dell'1,5% in più rispetto al voto di aprile. I seggi chiudono alle 22.00 locali.

Il primo ministro Benyamin Netanyahu, leader del LIkud, dovrà attendere fino allo spoglio dell'ultima scheda prima di celebrare la riconferma.

Gli votano oggi di nuovo  per la seconda volta in meno di sei mesi perchè dal voto dell'aprile scorso non è emerso alcun candidato in grado di formare una coalizione che fosse sostenuta dalla maggioranza dei 120 membri della Knesset (parlamento). Ecco i numeri del voto:

- SEI MILIONI ALLE URNE. Gli aventi diritto di voto sono 6.394.030 che avranno a loro disposizione 10.543 urne, aperte dalle 7 di mattina (le 6 in Italia) fino alle 22 (le 21 in Italia). Immediatamente con la loro chiusura, tre reti televisive nazionali pubblicheranno i rispettivi exit poll, mentre la graduale pubblicazione dei dati reali - la cui fase iniziale è manuale - rischia di procedere a rilento. Il risultato del voto potrebbe dunque essere pubblicato il 18 settembre in giornata. Le verifiche dello spoglio dei voti sono state rese molto più severe (si avvarranno anche di oltre 3.000 telecamere di sorveglianza) dopo che nelle ultime settimane il Likud ha sostenuto di essere stato penalizzato da brogli nelle politiche del 9 aprile scorso.

- AFFLUENZA. Negli ultimi sondaggi i due partiti maggiori - Likud e Blu-Bianco - figurano appaiati e l'esito delle elezioni, secondo diversi analisti, dipenderà in buona parte dalla percentuale di voto. Nelle elezioni di aprile è stata del 68,5 per cento: in fase declinante rispetto al passato. Il voto della minoranza araba (un milione di aventi diritto) suscita molto interesse, perchè ad aprile è stato particolarmente basso. Per superare la soglia di ingresso alla Knesset i partiti devono ottenere almeno il 3,25 per cento dei voti validi, equivalenti a 4 seggi. Una bassa percentuale di votanti aiuta i partiti vicini a quel limite: fra questi, la lista di estrema destra 'Otzmà Yehudit' (Potenza ebraica), e anche i laburisti di Amir Peretz.

- OLTRE 30 LISTE. Trentadue liste si sono presentate a queste elezioni. Complessivamente 10-11 hanno buone speranza di entrare in parlamento. Fra le minori spiccano due liste legate al movimento di protesta degli ebrei di origine etiopica, che a luglio hanno inscenato accese manifestazioni di protesta e che ora sono in posizione antitetica rispetto al Likud di Benyamin Netanyahu. Due altre liste sostengono la amicizia fra la comunità cristiana e la popolazione ebraica in Israele.

- SICUREZZA ELEVATA. In occasione delle elezioni la polizia presiderà in forze le zone di voto, per impedire disordini. L'esercito - i cui militari pure partecipano alle elezioni, anche nelle unità più remote - chiuderà da stanotte i valichi con la Cisgiordania e con la Striscia di Gaza. 

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