Un avvocato olandese in carriera freddato in una tranquilla via di Amsterdam, un testimone chiave in un processo contro due narcotrafficanti marocchini che vacilla e la Dda di Napoli che guarda con sempre maggiore attenzione a quanto avviene nei Paesi Bassi. Sembra la trama di un giallo internazionale, ma è la cronaca di un’emergenza da tempo segnalata dal pool anticamorra napoletano. Quanto basta a spingere gli inquirenti partenopei a tenere alto il livello di guardia in relazione a due delitti consumati di recente ad Amsterdam, città che sembra diventata teatro di una sorta di regolamento di conti, in chiaro stile mafioso, anzi, camorristico.
Ma restiamo ai fatti. A rinnovare l’attenzione degli inquirenti napoletani, è l’omicidio dell’avvocato 44enne Derk Wiersum, professionista di riconosciuto spessore, padre di due bambini, pochi giorni fa ucciso nei pressi della sua abitazione. Agguato in pieno giorno, hanno titolato i giornali olandesi, a colpire è stato un killer che è poi scappato a piedi. Caccia all’uomo, inizio di un’indagine che fa i conti anche con un altro delitto: quello del fratello di un testimone protetto, tale Nabil B., principale fonte di accusa nei confronti du due marocchini accusati di essere pienamente inseriti nei canali del narcotraffico. Uno scenario che spinge gli inquirenti napoletani a rinnovare segnalazioni ai colleghi olandesi, alla luce delle strategie di espansione del gruppo di narcos riconducibili ai cosiddetti scissionisti, quelli usciti vincitori quindici anni fa dalla faida per la droga contro i Di Lauro. In sintesi, non è chiaro chi abbia ucciso l’avvocato olandese, ma è logico pensare che quel delitto sia tornato utile anche alla stessa camorra napoletana, proprio alla luce dei particolari equilibri che si sono formati negli ultimi due anni. Non è un mistero che da anni lo scalo olandese rappresenti il punto di snodo principale della droga del Sudamerica, assieme alla Spagna e al Nordafrica. E non è un mistero che da diversi anni gli inquirenti napoletani hanno condiviso materiale investigativo con i colleghi olandesi. Una sorta di allarme lanciato, che oggi - nei due delitti consumati in strada, ad Amsterdam - trova l’ennesima conferma. Massima attenzione, al lavoro su questa materia legata ai narcos napoletani in Olanda, ci sono i pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra, magistrati del pool anticamorra dell’aggiunto Giuseppe Borrelli. Si parte da una ipotesi: la guerra della droga potrebbe scoppiare ad Amsterdam, con una sorta di faida tra gruppi di nazionalità diversa. Narcos scissionisti contro nordafricani, mentre non si esclude il pressing dei calabresi. Diversi mesi prima che nella capitale dei Paesi bassi venissero consumati due delitti, il «caso olandese» era abbastanza chiaro a tutti.
Il giallo dell'avvocato ucciso in Olanda: la faida per la droga invade Amsterdam
di Leandro Del Gaudio
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Venerdì 20 Settembre 2019, 22:52 - Ultimo agg. :
21 Settembre, 16:38
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