Napoli, la beffa della tv pirata: due giorni dopo la maxi retata è tornato il «pezzotto»

Napoli, la beffa della tv pirata: due giorni dopo la maxi retata è tornato il «pezzotto»
di Valentino Di Giacomo
Domenica 22 Settembre 2019, 23:00 - Ultimo agg. 23 Settembre, 16:33
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Il grande ritorno di “Pezzotto tv”. È durato solo pochi giorni lo switch-off delle tv pirata dopo la grande operazione di giovedì scorso, portata avanti dalla polizia postale e dalla guardia di finanza, che aveva smantellato un’enorme organizzazione transnazionale con oltre 5 milioni di clienti e 700mila utenti collegati contemporaneamente ai canali di Sky, Mediaset, Dazn, Netflix e Infinity. Ieri, soprattutto in Campania, quasi tutti sono riusciti a godersi la larga vittoria del Napoli a Lecce o la doppietta della Ferrari a Singapore.
 
Tutto come prima e, soprattutto, tutto avviene alla luce del sole. I rivenditori del “pezzotto” hanno solo dovuto inviare attraverso le proprie chat Whatsapp un nuovo codice o aggiornare il sistema dei propri clienti affezionati. 

Tutto normale, del resto il senso di impunità dei gestori delle tv pirata è così forte che subito dopo lo spegnimento dei loro server hanno immediatamente lanciato messaggi ai propri clienti per tranquillizzarli. Il responsabile di «iTrustStream», azienda che gestisce una rete Iptv internazionale chiaramente illegale (offre oltre 5000 canali da tutto il mondo, Sky inclusa), ha rilasciato tre giorni fa un video su YouTube con una comunicazione ai suoi clienti. Un comunicato, proprio come avrebbe fatto un Ceo di Sky o di Netflix. «Ciao a tutti - dice l’uomo nel filmato - probabilmente vi starete chiedendo cosa sta succedendo con le notizie sui codici Xtream, lasciatemi spiegare. Xtream Codes è il sistema di gestionale Iptv che utilizziamo per connettere i nostri clienti ai nostri server e flussi. Hanno sequestrato questo software e ora il pannello è inutilizzabile. Non preoccupatevi, nessuna delle vostre informazioni è memorizzata in questo sistema. Manteniamo le informazioni dei nostri clienti sicure e protette nel nostro cloud criptato. Al momento non siamo in grado di connettere i clienti al nostro pannello. Come influisce questo sui nostri servizi? Se il vostro account è attivo e non scaduto è tutto ok. Il problema è che al momento non possiamo attivare nuovi clienti o rinnovare gli account». Poi la rassicurazione sui tempi di messa in onda della tv pirata, Xtream Codes è infatti uno dei sistemi di “pezzotto” più diffusi in Europa. «Lavoreremo con altri servizi Iptv per programmare un software di gestione tutto nostro. Questa operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Le parti che lavorano a questo progetto sono le migliori in gioco. Grazie a tutti per la pazienza. Questo problema non era pianificato in alcun modo, se avessimo potuto prevenirlo, lo avremmo fatto».

I fatti hanno effettivamente dato ragione ai gestori di “Pezzotto tv”: pochi giorni e tutti i canali sono risultati nuovamente visibili. È stato infatti diffuso online un nuovo codice per collegarsi alle tv pirata, una semplice stringa da copiare e incollare all’interno della lista dei canali. Chi ha il box Iptv (la scatoletta da collegare alla tv e al modem di internet), ha potuto facilmente aggiornarlo. Un’operazione così semplice che è possibile svolgerla in meno di un minuto: si tratta di una comunissima “Url” che, tra l’altro, permette di auto-aggiornarsi ogni volta che i pirati inseriscono un nuovo canale o una nuova puntata di una serie-tv. I gestori hanno semplicemente cambiato le società di server, sequestrate nelle operazioni di polizia svolte la scorsa settimana in cinque Paesi europei: il sistema è ripartito velocemente e con pochissime difficoltà.

E ieri, tanto più a Napoli dove i finanzieri giovedì scorso avevano rinvenuto alcuni appartenenti ad una delle organizzazioni che rendevano possibile la visione delle partite illegalmente, è partito una sorta di tam tam. Se i server sono all’estero, i rivenditori del “pezzotto” sono in Italia e hanno subito inviato ai propri clienti tramite le chat di Whatsapp il nuovo codice da inserire e le istruzioni su dove e come aggiornarlo. Chi proprio non ci è riuscito ha chiesto il piacere al “rivenditore del pezzotto” di andare a casa ad aggiornare il sistema. Con 10 euro al mese è stato di nuovo possibile apprezzare i gol di Llorente e la vittoria di Vettel. Missione compiuta. 
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