Primarie centrosinistra, De Luca vince la sfida con Cozzolino

Primarie centrosinistra, De Luca vince la sfida con Cozzolino
Domenica 1 Marzo 2015, 14:18 - Ultimo agg. 2 Marzo, 16:53
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Vincenzo De Luca vince con il 52% dei consensi le primarie del centrosinistra in Campania che indicano con chiarezza il candidato della coalizione alla Presidenza della Regione Campania, ma non diradano le nubi e gli interrogativi sullo strumento delle primarie.

A votare sono andati in 157.000 e l'affluenza è considerata motivo di soddisfazione da parte del Pd, in polemica con chi ha condannato lo strumento delle primarie, come lo scrittore Roberto Saviano che, alla vigilia del voto, aveva invitato a disertare le urne.

De Luca, il «sindaco sceriffo» prima sospeso dall'incarico di primo cittadino della sua città in base alla legge Severino, poi reintegrato dal Tar con una decisione lampo e, infine, dichiarato decaduto dalla Corte di Appello, ha raccolto 78 mila preferenze.

Il suo principale rivale, l'europarlamentare Andrea Cozzolino, anche lui del Pd come De Luca - secondo le proiezioni definitive del Pd della Campania - si è fermato a 66.000 (44%), mentre il socialista Marco Di Lello ha raccolto poco piu' di 6000 voti (4%9).

«Sarà una rivoluzione democratica», ha commentato a caldo De Luca arrivando nel cuore della notte a Napoli, nella sede regionale del Pd. «È stata una sfida eroica - ha aggiunto - È stato un voto libero e ora si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. La vera competizione sarà quella di maggio e non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso», ha sottolineato riferendosi alla sfida che l'attende con il candidato del centrodestra, che quasi certamente sarà il Presidente uscente della Regione, Stefano Caldoro.

Si riproporrà, così, la competizione di cinque anni dalla quale De Luca uscì sconfitto e alla quale l'ex sindaco arriva con rapporti con il Pd non proprio serenissimi. Non è mistero che fino alla fine si è tentato di evitare le primarie svoltesi ieri (rinviate per quattro volte) indicando un candidato unitario. E sempre nel cuore della scorsa notte, quando la sua vittoria appariva ormai certa, rispondendo ai giornalisti, De Luca ha detto che fino a quel momento «non aveva sentito nessuno da Roma».

Da vincitore, De Luca ha espresso anche la sua opinione sulle primarie che ha sempre chiesto con forte determinazione e che, a scrutinio quasi completato, ha definito una «esperienza democratica» che «ci dà fiducia e slancio». E su Saviano, che ha detto di rispettare, ha affermato che lo scrittore «ha sbagliato a fare quell'appello al non voto. Io - ha aggiunto - non lo avrei fatto. Da lui mi sarei aspettato un appello alla partecipazione». Ma già nella notte De Luca ha parlato guardando alla prossima campagna elettorale. «Sono convinto che Napoli e la Campania hanno un ruolo trainante per l'Italia. Ci sono tante tragedie, ma - ha concluso - ma anche tante energie e questa giornata ci da tante speranze»

Ieri sera un coro da stadio ha accolto nella sede della federazione del Pd di Salerno l'arrivo di Vincenzo De Luca, che poi ha raggiunto Napoli per festeggiare il suo exploit con i sostenitori. De Luca è arrivato intorno alle 23 nella sede del Pd. L'ex sindaco è risultato vittorioso in molti comuni non solo del Salernitano, ma anche del Napoletano.

«Sei il presidente, sei il nostro presidente»: così lo

hanno accolto, tra applausi e abbracci, amici, simpatizzanti e amministratori che sono scesi in campo al suo fianco.

Accompagnato dai figli, Piero e Roberto, De Luca è stato applaudito anche da tanti cittadini salernitani che sono rimasti sotto la sede del Pd ad aspettarlo. De Luca, lasciata la sede salernitana del Pd, si è poi, diretto, come si è detto, verso Napoli nella sede del partito regionale di via Santa Brigida.

«Penso che Roberto Saviano, che rispetto, abbia sbagliato a fare quell'appello al non voto. Io non lo avrei fatto. Da lui mi sarei aspettato un appello alla partecipazione». Lo ha detto Vincenzo De Luca, candidato alle primarie del centrosinistra, arrivando a Napoli alla sede del partito.

«Si apre per la Campania una nuova stagione - ha proseguito De Luca - Mi colpisce il peso del voto d'opinione, è stato un voto libero, ora la gente potrà riassaporare il gusto della libertà».

Soddisfazione nel Pd campano per l'esito della consultazione. L'affluenza alle primarie del centrosinistra in Campania, dove i seggi sono stati chiusi alle 21, ha sfondato quota 150.000 votanti.

Per il presidente del Pd campano, Stefano Graziano, l'affluenza è andata oltre le aspettative. Oltre 150mila votanti, come si è detto, secondo le stime del Pd. In particolare, i votanti suddivisi per provincia sarebbero stati circa 65.000 a Napoli, 50.000 a Salerno, 11.000 ad Avellino, 18.000 a Caserta e 12.000 a Benevento. Cifre che porterebbero a un totale di circa 156.000 votanti.

«La partecipazione è stata straordinaria, oltre le aspettative». Lo ha scritto su Twitter il presidente del Partito Democratico della Campania, Stefano Graziano, pochi minuti dopo la chiusura dei seggi.

Alle 17 erano circa 75.500 i votanti alle primarie in Campania del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Il dato (fonte Pd), articolato per province, indicava che, alle 17 avevano votato circa 28.000 persone a Napoli e Provincia, 25.000 a Salerno, 9.000 a Caserta, 7.500 a Benevento e 6.000 ad Avellino. Non si sono viste file, ma il numero di partecipanti è sempre stato discreto, nei seggi allestiti a Napoli per le primarie del centrosinistra in Campania. Ma il dato che è apparso più evidente, girando per alcuni dei seggi del capoluogo, è stata la scarsa affluenza dei giovani. Complice la giornata quasi primaverile i giovani sembra abbiano disertando le urne o forse hanno preferito recarsi a votare nel pomeriggio. Alta l'età media degli elettori che hanno varcato la soglia della sezione di via Bonito, nel quartiere napoletano del Vomero, dove alle 10:30 ha votato Andrea Cozzolino, uno dei candidati in corsa insieme a Vincenzo De Luca e Marco Di Lello.

Qualcuno si è lamentato per lo spostamento di una sezione della Arenella. «Così la gente si stanca - ha detto una donna giunta di buon mattino con il marito - e si finisce per perdere. Ma noi non ci stanchiamo». Qualcun'altro ha espresso il disappunto per i troppi rinvii: «Hanno deciso finalmente». L'urna sembra realizzata alla meglio e la stessa cabina è stata allestita in maniera artigianale, protetta da due spessi fogli di cartone.

Stesse scena in via Guglielmo Sanfelice, nella sede provinciale dei Socialisti. Alle 11 gli elettori erano poco meno di trenta, compreso l'altro candidato napoletano Marco Di Lello.

Più affollata la sezione di via Nardones, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. È questo il seggio al quale fanno riferimento le sezioni elettorali di una parte della zona di Chiaia: l'affluenza più alta è stata nel pomeriggio, in orario utile però per andare a vedere la partita del Napoli.

Tutto regolare nel seggio di via Celano, nel quartiere popolare delle Case Nuove, alle spalle di piazza Garibaldi. Il seggio è stato allestito nella sede di un'associazione culturale. Accanto un'edicola votiva di grande dimensioni con un'immagine della Madonna. «Speriamo che metta la mano sua», ha detto un uomo di mezza età varcando la sede del seggio e volgendo la sguardo all'effige della Vergine.

«Saviano? Spero di poter smentire le sue parole con le scelte che faremo nel governo della Regione, con i programmi che attueremo e con gli uomini che sceglieremo». Così Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd candidato alle primarie del centrosinistra in Campania, risponde ai cronisti sull'appello al non voto di Roberto Saviano. Lo scrittore, aggiunge Cozzolino, «è una risorsa importante per la Campania».

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