Rifiuti in Campania, maxi multa dall'Ue: l'Italia costretta a pagare 20 milioni di euro

Rifiuti in Campania, maxi multa dall'Ue: l'Italia costretta a pagare 20 milioni di euro
Giovedì 16 Luglio 2015, 15:21 - Ultimo agg. 17 Luglio, 12:37
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Bruxelles. A causa dell'inesatta applicazione della direttiva europea rifiuti in Campania, l'Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea a pagare una somma forfettaria di 20 milioni ed una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione della sentenza di cinque anni fa «a far data da oggi».



La Corte aveva già constatato una prima volta l'inadempimento dell'Italia in una sentenza del 2010, quando indicò che le autorità non avevano rispettato i loro obblighi di legge.



Infatti, non avevano adottato per la regione Campania tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente e non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento.



De Luca. “Vengono fuori i nodi drammatici legati alla gestione dei rifiuti della Campania in questi cinque anni”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. «Nessun alibi, con la maxi multa da venti milioni paghiamo cinque anni, dal 2010, di disastri sui rifiuti in Campania. Recupereremo dignità e credibilità con la risoluzione definitiva del problema».



“Dopo le penalità – ricorda il Presidente De Luca - già decise dall’Europa per il periodo 2002-2010, la Commissione europea propone una nuova procedura d’infrazione contro l’Italia, per il mancato rispetto da parte della Regione Campania, di quanto stabilito dalla Corte di Giustizia. Viene rilevata, in particolare, l’inadempienza della Regione Campania rispetto alla prescrizione di realizzare “una rete integrata e adeguata di impianti atta a garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti”. Viene altresì contestato il fatto che si è consentito l’accumulo di “una grande quantità di rifiuti storici (6 milioni di ecoballe), che deve ancora essere smaltita” e viene contestata la carenza strutturale in termini di impianti di smaltimento dei rifiuti.

Pertanto, la commissione europea propone alla Corte di Giustizia una procedura di infrazione nei riguardi dell’Italia».



«I giudici di Lussemburgo hanno deciso che l’Italia sia condannata a pagare una penalità di 120.000 euro al giorno, a partire da oggi, per mancato rispetto delle prescrizioni del 2010 e in più una penalizzazione forfettaria di 20 milioni di euro”.



“E’ il risultato – conclude De Luca - sconcertante di questi ultimi cinque anni totalmente sprecati per la soluzione del problema rifiuti.
Accelereremo sin da subito tutte le iniziative per la risoluzione del problema a cominciare dall’eliminazione delle eco balle. Cercheremo di contrattare, con l’Unione Europea, nuove modalità di relazione sulla base della nuova programmazione che presenteremo a breve confidando di recuperare la dignità e la credibilità del tutto perduta in questi anni”.




Caldoro. «Multa UE? De Luca faccia pagare a chi non ha fatto il suo dovere. Le carte dicono che la Regione Campania è l'unica in regola. Paghi chi ha sbagliato». Così Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania dal 2010 alle ultime elezioni, oggi capo dell'opposizione in Consiglio regionale, commenta la maximulta per la questione rifiuti.