Napoli, top model in fin di vita. Yfke attaccata al respiratore

Napoli, top model in fin di vita. Yfke attaccata al respiratore
di Marisa La Penna
Sabato 5 Settembre 2015, 09:03 - Ultimo agg. 6 Settembre, 17:25
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Dalla gioia per la nascita del suo Alexander, venuto alla luce ad inizio agosto in una esclusiva clinica olandese, alla vacanza italiana sul panfilo a cinque stelle ancorato al largo di Ischia.



Dalle passerelle dove, nonostante la recente gravidanza, ha potuto ancora esibire una silouette da copertina, all’ovattato silenzio della camera di rianimazione, interrotto soltanto dai respiri artificiali delle macchine e dai battiti provenienti dai monitor collegati al petto di pazienti in fin di vita. Lettino numero quattro del reparto al piano terra del padiglione otto del policlinico federiciano. Yfke Sturm, top model trentaquattrenne di Victoria's secret è attaccata a un respiratore.



Una cuffia le copre i bei capelli biondi. I farmaci somministrati dai rianimatori guidati dal professore Giuseppe Servillo, ordinario di Anestesia alla Federico II, la tengono in coma artificiale. Il colpo alla testa le ha creato danni importanti al cervello. Quel maledetto surf col motore, con cui si divertiva sulle acque dell’isola verde, la stava uccidendo. Aveva perso il controllo del veloce mezzo la bella Yfke. Poi la caduta in acqua.



E l’impatto, violento, col capo contro la tavola. I soccorsi, il volo in elicottero. Il ricovero in rianimazione. Davanti alla spessa porta di vetro del reparto del padiglione otto ci sono la sua bella madre, il suo compagno inglese e suo fratello. C’è anche un interprete. Ma non c’è bisogno della sua assistenza. Il professor Servillo parla perfettamente inglese.



E comunica, ora dopo ora, al compagno di Yfke tutto quello che riguarda le condizioni della giovane donna. Un’informazione costante. Che trasmette, però, anche un pacato ottimismo. Sono adirati i familiari di Yfke. Ce l’hanno soprattutto con la stampa olandese.



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