Da cameriera a direttore
di Wikipedia: l'ascesa di Lila Tretikov

Da cameriera a direttore di Wikipedia: l'ascesa di Lila Tretikov
di Alessio Caprodossi
Lunedì 11 Agosto 2014, 17:55 - Ultimo agg. 18:08
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ROMA - Da cameriera a direttore di Wikipedia, abbandonando l'Unione Sovetica per spostarsi in Usa. la parabola, per molti versi unica, di Lila Tretikov, informatica russa capace di conquistare uno dei troni più ambiti della Silicon Valley.





Dove i problemi non mancano, le tensioni abbondano e gli obiettivi sono altissimi, poiché continuare a far crescere l'enciclopedia online più importante e diffusa al mondo sarà complicato, specie se sulle spalle pende il fantasma dell'ex boss Sue Gardner, in grado di impennare le donazioni di Wikipedia da 4 a 45 milioni di dollari.



Difficile parlare di paura a chi è cresciuta sotto il regime dell'ex Urss, ancora ben presente nella mente della Tretikov. «La Russia resta parte di me ed ho appreso molto durante la mia adolescenza, specie nel periodo del cambiamento, Glasnost, un periodo di rinascita nella storia del popolo russo che mi ha insegnato tanto sull'importanza della libertà di informazione». Da qui ha origine l'amore e la decisione di battersi per il libero accesso all'informazione, istruzione e cultura, parametro «vitale per far progredire la civiltà umana», ha dichiarato la Tretikov al Guardian.



Progresso è un termine famigliare per la donna e per la sua parabola, che dalla fredda Mosca si è spostata verso New York a soli 16 anni. Qui ricomincia da zero, impara l'inglese mentre lavora come cameriera e anche grazie ai consigli del papà, matematico, e della mamma regista, abbraccia l'informatica e le arti, campi in cui si laurea brillantemente all'università di Berkeley, una delle più rinomate di tutti gli Stati Uniti. Nonostante l'amore per Shakespeare, la Tretikov scommette sulla tecnologia studiando per anni software open source passando dalla Sun Microsystems alla fondazione della società di marketing hi-tech GrokDigital per approdare poi alla SugarCRM segnando una crescita rapida e insolita per una donna, chiamata a resistere nel maschilista mondo della valle californiana.



Nel maggio scorso scala l'ultimo gradino (per ora) bruciando la concorrenza di 1.300 rivali in lizza per diventare direttore esecutivo di Wikimedia, la fondazione che gestisce Wikipedia, il sesto sito più visitato al mondo dopo Google, Facebook, Youtube, Yahoo! e Baidu. Un'impresa che le ha attirato parecchi attacchi, soprattutto da parte dei volontari di lungo corso che hanno all'attivo oltre 20mila modifiche e correzioni sulle voci pubblicate, delusi dalla scelta di una giovane donna che prima della nomina aveva apportato una sola modifica. «Siamo in mano a una dilettante», è lo slogan che ha battezzato il suo nuovo incarico senza minare però le certezze della Tretikov, non a caso inserita da Forbes tra le cento donne più influenti del mondo.



«Ho un compito enorme che mi aspetta, gestire un grande sito e una grande community con l'obiettivo di ampliare il più possibile la conoscenza umana rendendola disponibile a tutti gratuitamente». Una missione complicata per l'enciclopedia artefice finora di 32 milioni e mezzo di articoli in 287 lingue diverse, unico sito web tra i principali e più diffusi a livello globale a non avere scopi commerciali.



Il bisogno di soldi comunque non manca, perché mantenere il sito costa oltre 29 milioni di dollari all'anno, denaro da ottenere attraverso le donazioni. «Non siamo legati ad esigenze di mercato e gli utenti e le loro esigenze vengono prima di tutto», per questo tra le varie ipotesi c'è anche quella di ammettere pochi annunci pubblicitari che assicurerebbero entrate sufficienti (si parla di 3 miliardi di dollari) per mantenere in vita Wikipedia e migliorare il suo aspetto rivedendo ad esempio il sistema di editing, ritenuto troppo complicato per chi è scevro di informatica.



Altro fronte caldo è l'invasione dei bot, sempre più utilizzati per redigere alcune tipologie di voci e apportare semplici correzioni agli articoli. Il dibattito si è infuocato dopo la scoperta che il più prolifico autore di Wikipedia è proprio un bot, nome in codice Lsjbot, sviluppato dal ricercatore svedese Sverker Johansson e capace di scrivere fino a 10mila pezzi al giorno. «I computer sono migliori dell'uomo nell'elaborare grandi quantità di informazioni per questo sono un'ottima risorsa in determinate contesti», ha spiegato la Tretikov specificando che dove inizia la necessità di esser creativi finisce l'utilizzo dei bot.



L'altra battaglia che cavalca Wikipedia è il diritto all'oblio sancito dalla Corte Europea, al centro della conferenza annuale della Fondazione Wikimedia che ha presentato ieri a Londra il Wikimedia Foundation Trasparency Report, il rapporto sulle richieste di rimozione dei contenuti presenti sull'enciclopedia web.

«La norma che permette di cancellare dati e fatti scritti nella storia è profondamente immorale», ha tuonato Jimmy Wales, mentre la Tretikov ha ammonito a porre attenzione sul panorama che sta nascendo dopo la sentenza che mina la libertà di espressione, regola alla base di Wikipedia. Da notare che tra i cinquanta link (su 90mila richieste totali) che puntano alla cancellazione ci sono due voci in lingua italiana, una dedicata alla Banda della Comasina e l'altra alle imprese di Renato Vallanzasca.