Angeli, demoni e dantisti

Venerdì 7 Giugno 2013, 09:58
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Con la notizia che Dan Brown vuole Roberto Benigni, per il suo film tratto da “Inferno”, si completa il processo d’annullamento della nostra cultura che dalle biblioteche finisce a Hollywood. «Alla Sony sono davvero entusiasti di fare il film, e se la città di Firenze ci vorrà, a breve, in giro per la città, ci saranno un sacco di star e telecamere». Star? Quali star? «Sarebbe un grandissimo onore avere per il film Roberto Benigni, che è anche un grande dantista». A parte che Dan Brown non conosce Vittorio Sermonti e in Mondadori qualcuno dovrebbe dirglielo, e nemmeno conosce John Freccero, e che è evidente non ha mai sentito né Carmelo BeneVittorio Gassman leggere la Divina Commedia. Il problema è un altro, con questa superficialità – lo scrittore americano ne ha fatto un canone prima con Da Vinci ora con Alighieri – la cultura italiana diventata il paesaggio per le sue molto discutibili e sciatte pagine, e ora lo sarebbe anche per i suoi film con Dante e Leonardo trasformati in caricature su scala mondiale senza nemmeno l’affetto che gli avevano portato (persino) il cinema e la tv del nostro paese. 
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