Lavoro a mano armata

Venerdì 31 Gennaio 2014, 14:05 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:23
1 Minuto di Lettura
Pierre Lemaitre non ha scritto un capolavoro (“Ci rivediamo lassù”, Mondadori) ma un bel romanzo, che in Francia ha unito critica e classifica, raccontando la prima guerra mondiale con una truffa, quindi in modo non convenzionale. Ma questo viene dopo, perché Lemaitre dice due cose che ci tornano utili e le ripete nelle interviste: «il romanzo nasce dalla collera» e «non c’è nulla di spregevole della letteratura popolare, che può essere di qualità. La vera letteratura popolare, quella che va da Dumas a Tolstoj, riesce a coniugare una narrazione avvincente con la capacità di dirci qualcosa sulla realtà. La letteratura deve aiutarci a decifrare il reale, solo che lo fa non attraverso la teoria, ma personaggi ed emozioni. Se il mio romanzo vi riuscisse, ne sarei felice». Applicate queste due affermazioni alla letteratura popolare italiana e capirete perché le esportazioni di romanzo sono pari a quelle della nostra tecnologia. Niente collera, conflitto e niente decifrazione della realtà ma ripetizione della banalità con gradevolezza
© RIPRODUZIONE RISERVATA