Liguria con gusto: olio, basilico e 14 presidi Slow Food

Pesto
Pesto
di Sabrina Quartieri
Mercoledì 20 Luglio 2016, 10:15 - Ultimo agg. 22 Luglio, 12:40
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Non solo mare, spiagge, paesaggi e patrimonio artistico: in Liguria c’è molto di più. Dal pesto all’olio extravergine, fino all’asparago violetto, sono i prodotti genuini della sua terra a rendere la regione del Nord Italia una destinazione imperdibile per i veri buongustai. Complice un clima straordinario e una conformazione del terreno che permette coltivazioni uniche, la cucina locale vanta infatti una varietà di piatti golosi, da scoprire nei 14 Presidi Slow Food disseminati sul territorio e simbolo anch'essi dell’eccellenza enogastronomica ligure. A partire dall’olio, elemento principe dell’alimentazione mediterranea, frutto dell'esperienza millenaria che si tramanda di padre in figlio nelle campagne. Il DOP Riviera Ligure nasce da sei varietà di olivo locale, che danno vita ad un extravergine fragrante e fruttato, con un retrogusto di pinolo o di carciofo crudo.

 

Prodotto tra la Riviera dei fiori, del Ponente savonese e di Levante, il DOP è alla base di tantissime ricette: se non può certo mancare sulla focaccia, che accompagna la giornata dalla colazione allo spuntino pomeridiano, l'olio è alla base anche del brandacujùn, un antipasto di stoccafisso e patate di rara delicatezza. Se si parla di extravergine, non si può non pensare al pesto, preparato con un altro DOP: il basilico genovese. Prodotto a Voltri, Prà, Coronata per Genova, Diano Marina, Andora, Albenga per la Riviera di Ponente e la Val di Magra a Levante, il composto viene pestato rigorosamente nel mortaio di pietra o di marmo, per finire poi come condimento ideale di primi piatti, dalle trofie agli gnocchi, dalle lasagne alle trenette, dalle picagge ai fazzoletti di seta, simili alle sfoglie ma non impilate.

Ma con il pesto si possono condire anche i testaroli e i panigacci tipici del Levante Ligure, cotti in testi di coccio nel forno a legna; oppure i croxetti, di forma rotonda e piatta, e dalle decorazioni impresse con stampi in legno. La ricchezza della Liguria non si esaurisce però nelle sue eccellenze per antonomasia, ovvero l'olio e il pesto, ma offre un bouquet di prodotti che rispecchia le peculiarità di un territorio così eterogeneo. Non a caso la regione ospita ben 14 presidi Slow Food, simbolo dell’eccellenza ligure in ambito enogastronomico. Tra le prelibatezze locali, si ricordano l’acqua di fiori di arancio amaro di Vallebona, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, la toma di pecora Brigasca, il carciofo di Perinaldo, l’aglio di Vessalico, l’asparago violetto di Albenga, la castagna di Calizzano e Murialdo, il chinotto di Savona, la piccola pesca artigianale del porto di Noli, l’albicocca di Valleggia, lo sciroppo di rose, la razza bovina cabannina della Val d’Aveto, il gallo nero della Val di Vara e la tonnarella di Camogli. 

Si scoprirà così che anche la cucina ligure, come il turismo, basa la sua ricchezza sul connubio tra mare e terra. Da non perdere, per i curiosi, l’occasione di inoltrarsi in uno dei tanti mercati locali, per assaggiare e acquistare i prodotti tipici locali. Gli indirizzi giusti di una carta geografia del gusto non mancano, da Levante a Ponente: a La Spezia c’è piazza del Mercato; a Genova il Mercato Orientale di via XX Settembre e quello di piazza Romagnosi; a Savona il Civico al dettaglio in corso Mazzini; a Sanremo il Mercato Annonario; ancora, da non perdere il Mercato Rionale di Porto Maurizio, quello di Oneglia a Imperia e quello di Ventimiglia in via Roma. Tra bancarelle e prodotti genuini, ci si potrà davvero divertire a scoprire i sapori di una terra unica, e si avrà l'opportunità di portare a casa piccole scorte, per prolungare, ancora per un po’, i giorni di vacanza. Per informazioni: www.turismoinliguria.it/it/liguria/i-sapori.html.

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