Renzi al San Carlo per Kaufmann
Il sindaco promette: «Ci sarò»

Renzi al San Carlo per Kaufmann Il sindaco promette: «Ci sarò»
di Luigi Roano
Mercoledì 7 Settembre 2016, 13:00
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«Al San Carlo ci sarò, sono il presidente del Teatro e rappresento l'Istituzione. Detto questo, di Renzi a Napoli so attraverso la lettura dei giornali non c'è una comunicazione ufficiale e non è una novità». Torna a parlare dopo molto tempo il sindaco Luigi de Magistris, riprende il filo di un discorso mai iniziato con il premier che il 12 sarà a Napoli, e lancia messaggi agli arancioni e alla giunta: «A Natale - promette - tireremo le somme e vedremo se ci sarà la necessità di fare dei cambi, purché non si riduca la politica a una mera assegnazioni di incarichi, la politica è anche questo ma non solo».

Il sindaco inizia da Renzi, toni che qualche volta sono ironici, ma come contenuti assai chiari e che denunciano tanta delusione: «Non abbiamo avuto né comunicazioni ufficiali né altro, per quanto ci riguarda non ci sono novità», racconta l'ex pm in riferimento all'incontro con il premier, nella sostanza nessuna telefonata è arrivata da Palazzo Chigi. Renzi sarà a Napoli per una serata di gala al San Carlo - organizzata da Il Mattino - che avrà come protagonista il tenore Jonas Kaufmann. «Attendiamo - dice de Magistris - ma mi pare che, a questo punto, vada rivista la narrazione del sindaco isolato o della città isolata: abbiamo chiesto un incontro pubblicamente, siamo presenti a tutti i tavoli, e ci si interroga su quale sia la ragione per la quale il presidente del Consiglio non intende incontrare il sindaco rieletto della terza città d'Italia».

De Magistris sottolinea con forza il suo ruolo istituzionale: «Sono il sindaco della capitale del Mezzogiorno, che continua a essere governata con le mani pulite, non è attraversata dalla questione morale e si sta riscattando da sola con la partecipazione dei cittadini. Io, da presidente del Consiglio, avrei la curiosità di incontrarlo il sindaco, anche se per un quarto d'ora». De Magistris ritorna sul doppiopesismo - secondo l'ex pm - utilizzato nello spiegare il suo ruolo. «La campagna del premier per il Sì al referendum sgombra il campo da qualsiasi equivoco relativo all'esposizione di giunta e sindaco per il No. Renzi fa propaganda mediatica ed è un presidente del Consiglio che da solo ha stravolto la Costituzione: perché ci dobbiamo scandalizzare se altri cittadini si schierano per il No? La speranza è che ci sia un giorno in cui si voti, Renzi è capace di farci votare il 24 dicembre tra un pandoro e un Babbo Natale». Per de Magistris «la Costituzione è di tutti ed è legittimo che ognuno esprima la sua opinione. Speriamo lo si faccia in condizioni paritarie, ma su questo ho grossi dubbi, considerato anche il controllo dell'informazione complessiva che un presidente del Consiglio ha rispetto a tanti altri».
Uno scenario nazionale che intriga il sindaco così non mancano stoccate ai grillini su quanto sta accadendo a Roma. «Pensavo che dopo mafia capitale si potesse cambiare, con quanto sta succedendo a Roma è definitivamente chiarito che nessuno può piccarsi di avere la verità in tasca. Esistono donne e uomini che hanno delle loro specificità e le loro idee».

Si torna a Napoli e anche qui de Magistris non è tenero, il secondo mandato sarà inevitabilmente diverso e il sindaco sa che la cifra politica della consiliatura si imposta in questi mesi, quelli delle scelte sia a livello amministrativo che politico. Come inquadra Napoli oggi il sindaco dopo avere chiesto più responsabilità ai suoi assessori? «Né la Giunta, né gli assessori sono a tempo: siamo tutti con la clessidra in mano e ognuno è sottoposto all'attenzione popolare, non ci deve essere ansia da prestazione. Mi sono dato un tempo, dicembre, per valutare l'inizio dell'azione amministrativa per vedere se le deleghe funzionano, se la squadra va bene». Il sindaco spiega ancora: «Non è una giunta a tempo, ma sarò più duro con tutti a cominciare da me stesso».

La road map dell'ex pm per i prossimi giorni è lui stesso a rivelarla: «Nessuno è andato in ferie - dice de Magistris - agosto è un mese come tutti gli altri. «Tra le priorità dei prossimi giorni ci sono gli incontri, come ho sempre fatto, con i gruppi politici, con le forze in campo, con i consiglieri, con i vertici delle partecipate. Stiamo lavorando a tutto campo e l'obiettivo è quello di migliorare il sistema di comunicazione in generale». Rispetto alla prima consiliatura e de Magistris è sicuro che ci sia «più maturità di Giunta, Consiglio e del sindaco stesso». Sulle fibrillazioni e le richieste di rimpasto non svicola: «C'è una effervescenza bellissima, io mi annoierei senza una scarica di adrenalina quotidiana. Ora c'è più esperienza e stiamo lavorando, insieme, anche per le elezioni della Città metropolitana, il prossimo 9 ottobre. La politica non è solo attribuzioni di incarichi e poltrone: vedo azioni molto positive». Infine la frustata alla squadra di governo arriva: «Mi sarebbe piaciuto veder una Napoli più pulita e decorosa, certo oggi mi lamento delle erbacce sui marciapiedi, sembra una barzelletta se penso che 5 anni fa avevo i sacchetti in strada. Ma l'asticella oggi la mettiamo più in alto per avere una Napoli sempre più bella».
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