«Il Conservatorio di Napoli rischia di restare paralizzato»

«Il Conservatorio di Napoli rischia di restare paralizzato»
Mercoledì 8 Novembre 2017, 11:30
2 Minuti di Lettura
«Grande preoccupazione per il futuro del Conservatorio di Napoli, che rischia di restare paralizzato in una vicenda di caos e burocrazia che non ne aiuta il necessario rilancio». Lo dichiarano le deputate Luisa Bossa e Anna Maria Carloni che, stamattina a Roma, hanno incontrato la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a cui hanno espresso il disappunto per la maniera con la quale è stata gestita la vicenda dell’elezione del nuovo direttore dell’Istituto San Pietro a Majella. All’incontro anche Marco Mancini, capo dipartimento per la formazione e la ricerca, e Daniele Livon, direttore generale delle Istituzioni della formazione superiore.

«Abbiamo posto con forza alla Ministra – dicono le due parlamentari – la convinzione che le scelte fatte relativamente all’annullamento delle ultime elezioni interne al Conservatorio stiano gravemente danneggiando l’importante istituzione culturale. Va ricordato che il nuovo direttore è stato eletto regolarmente e che nessuno, nelle sedi deputate, ha avuto obiezioni di merito e di metodo. Non ci sono stati ricorsi né contestazioni, tant’è che la stragrande maggioranza dei docenti ha confermato, con una petizione, la sua fiducia nel direttore eletto Santaniello. Tuttavia, il Ministero, in ragione di un esposto anonimo (che segnalava la mancanza di titoli di un candidato non eletto), ha ritenuto di chiedere l’annullamento delle elezioni, a cui ovviamente la direttrice uscente, prolungando di fatto il suo mandato, ha ottemperato. Inoltre, il nuovo bando per le elezioni è stato emanato in identica copia rispetto a quello precedente, con il rischio quindi che si ripeta la stessa dinamica, senza mai portare il Conservatorio a un assetto che gli consenta il rilancio, atteso da troppi anni. In questo senso, abbiamo appreso con sollievo che la Ministra è pronta, in caso di prolungata situazione di incertezza, a commissariare la struttura. Va escluso, chiaramente, che commissario possa essere la stessa direttrice uscente, che appare parte in causa nella situazione di stallo e che non potrà certo essere coinvolta in un programma di ricostruzione di un Istituto tanto antico e prestigioso quanto in difficoltà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA