Sanremo dei record, la finale chiude in bellezza: 12 milioni di spettatori, 58,3% di share

Sanremo dei record, la finale chiude in bellezza: 12 milioni di spettatori, 58,3% di share
Domenica 11 Febbraio 2018, 10:46 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 08:02
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Un enorme mazzo di rose rosse per Claudio Baglioni: con questa gag il direttore di Rai1, Angelo Teodoli, 'formalizzà in sala stampa il suo corteggiamento al direttore artistico del Festival di Sanremo. Il tema che tiene banco anche oggi è quello del possibile bis per Baglioni, dopo gli ascolti record. «Se questo equivale a una richiesta - spiega Baglioni - è arrivata adesso». Quanto al futuro, si trincera dietro un «non lo so: avevo già detto di no per questo festival, poi me lo sono rimangiato. Non lo so, non so veramente rispondere».

Scherza: «Il vantaggio di fare il festival a Sanremo è che arrivano i fiori... Se il festival si facesse a Carrara, arriverebbero pezzi di marmo». I cronisti insistono, e Baglioni 'corregge il tirò: «Per ora ho avuto solo fiori e opere di bene, vediamo se proseguono». Più seriamente, il direttore artistico ritiene che il suo format sia replicabile, «non è un'invenzione così originale, è solamente mettere a fuoco il titolo del festival di Sanremo, la sua ragione sociale», mettere al centro la musica.


Anche la finale ha fatto ascolti record. Sono 12.125.000 i telespettatori pari al 58,3% di share. Un risultato sostanzialmente in linea con quello ottenuto l'anno scorso dall'ultima serata del Festival di Carlo Conti e Maria De Filippi, vista da 12.022.000 telespettatori con il 58,4% di share.

I conduttori si danno i voti «Nel complesso sono contento, avrei potuto cantare meglio qualcosa, ma non è facile fare poi tutto il resto, con le scalette che cambiano, però direi che mi dò un voto buono». A 'bocce fermè Claudio Baglioni prova con modestia e ironia a dare una valutazione al suo operato al Festival. «Come presentatore scarso -dice Claudio- ho fatto tre annunci e due li ho sbagliati. Mi dispiace per Ultimo, ho confuso 'Il ballo delle incertezzè con 'Il ballo delle apparenzè, che comunque non è un brutto titolo», scherza il conduttore. Sulle canzoni preferite invece «non mi esprimo -dice- perché sono il principale 'colpevolè per la scelta di tutte quelle che avete sentito sul palco». E rivela: «Il brano di Dalla l'avevo ricevuto in custodia dalla fondazione Dalla e ci ho pensato un pò su, era la prima volta in gara per il brano di un autore scomparso, la questione era delicata, ma poi mi è sembrato una bella storia».

Modesto anche Pierfrancesco Favino: «Mi dò sei e mezzo -dice l'attore suscitando le proteste della sala stampa che lo esorta ad 'alzare il votò- e la mia canzone preferita è quella di Max Gazzé, sorprendente anche per l'orchestrazione». In difficoltà nel darsi una valutazione Michelle Hunziker, anche perché «quando devi cantare accanto a Claudio Baglioni è difficile, quindi mi darei una sufficienza».
Sui brani della gara invece la showgirl ha le idee chiare: «Al primo ascolto mi erano piaciuti subito Gazzé, Vanoni, Lo Stato Sociale, ma durante il festival Le Vibrazioni mi hanno convinto totalmente -ammette- e poi volevo dire che Ultimo mia figlia Aurora lo aveva già scaricato ancora prima del festival, e mi piace molto».
 

«È stato un Festival di Sanremo indimenticabile, capace di migliorare se stesso e di battere record di ascolti serata dopo serata.
Il principale merito di questo straordinario successo va al direttore artistico Claudio Baglioni, che ha saputo costruire un grande e originale spettacolo televisivo mettendo al centro parole e musica ma anche mettendo se stesso in gioco sul palco dell'Ariston. Insieme con Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino che hanno dato una magnifica prova dei loro talenti in un gioco di squadra che ha regalato momenti emozionanti e divertenti, di riflessione e di comicità a milioni di telespettatori». Lo dichiara il direttore generale della Rai, Mario Orfeo. «Il trionfo di Sanremo 2018 - aggiunge il dg - è il segno della qualità e della modernità che Rai è in grado di offrire con il lavoro eccezionale di un gruppo che a ogni livello - dal direttore di Rai1 Angelo Teodoli al regista Duccio Forzano, dagli autori e dai musicisti alle colleghe e ai colleghi impegnati nella organizzazione e nella produzione dell'evento - ha dato il meglio di sé. A tutti loro va il mio ringraziamento e quello dell'azienda. Viva il Festival, viva la Rai», conclude Orfeo.
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