Latina, "Ho paura anche per le mie figlie": Antonietta Gargiulo aveva chiesto aiuto, ma non ha denunciato il marito carabiniere

Latina, "Ho paura anche per le mie figlie": così Antonietta aveva chiesto aiuto. Ma ha scelto di non denunciare per proteggere il marito
Latina, "Ho paura anche per le mie figlie": così Antonietta aveva chiesto aiuto. Ma ha scelto di non denunciare per proteggere il marito
Giovedì 1 Marzo 2018, 08:53 - Ultimo agg. 10:36
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Dramma a Cisterna di Latina, dove un carabiniere, Luigi Capasso, ha sparato alla moglie Antonietta Gargiulo all'aba di ieri per poi barricarsi in casa con le due figlie, Alessia e Martina, uccise nel sonno prima di suicidarsi.

«Ho paura, non lo voglio vederlo». Antonietta Gargiulo aveva lanciato l'allarme, aveva messo a verbale al commissariato di Cisterna, ascoltata a gennaio per un contro esposto fatto dal marito Luigi  Capasso, di temere quell'uomo col quale si era sposata nel 2001 e dal quale si stava separando. E di temere anche per le sue figlie.



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Lui si era impegnato a riconciliarsi «a fare di tutto per la famiglia» ma lei, racconta ora il suo l'avvocato Maria Belli «aveva sempre rifiutato di vederlo». Voleva vivere solo con le sue figlie Antonietta. Di quel matrimonio con Luigi restava solo la gelosia di lui, le scenate, gli schiaffi anche «davanti alle figlie», spiega l'avvocato. Antonietta, 39 anni, bella e sorridente sul suo profilo Fb con le sue bambine, «era stata aggredita con urla e schiaffi fuori dal suo luogo di lavoro, il 4 settembre scorso», racconta ancora l'avvocato. Tre giorni dopo ha presentato un esposto alla polizia ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito
». Per questo negli esposti la donna non avrebbe mai fatto riferimenti specifici ad aggressioni subite ma avrebbe dato solo indicazioni generiche su determinati comportamenti del marito.
 

 


«Luigi picchiò la moglie perché lei la scorsa estate lo aveva cacciato di casa - ricorda un negoziante di Cisterna di Latina - Era geloso della moglie». L'aggressione aveva segnato il limite dunque: tre giorni dopo, il 7 settembre, Antonietta Gargiulo è andata dalla polizia e ha presentato un esposto. E poi un altro lo ha presentato a gennaio al commissariato di Cisterna di Latina, sempre sullo stesso tenore di quello di quattro mesi prima. «Da quel momento però era iniziato uno stalkeraggio serrato da parte del carabiniere che si faceva trovare sotto casa e che aveva insistito più volte per incontrarla - continua l'avvocato - Ogni precauzione però non è bastata».



A gennaio scorso Antonietta Gargiulo fu ascoltata al commissariato di Cisterna in seguito a un esposto che anche il marito aveva presentato contro di lei. In quella circostanza aveva raccontato di un rapporto da sempre molto conflittuale, con liti davanti alle figlie. Aveva detto di avere paura e di non volerlo incontrare. Il 29 marzo prossimo si sarebbe tenuta la prima udienza per la separazione giudiziale. Ieri la strage.

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