Aquarius, Macron contro Salvini: «Italia cinica e irresponsabile». Palazzo Chigi: no a lezioni ipocrite. Merkel: senza unità l'Ue esplode

Caso Aquarius, migranti a Valencia a bordo di navi italiane
Caso Aquarius, migranti a Valencia a bordo di navi italiane
Martedì 12 Giugno 2018, 01:01 - Ultimo agg. 23 Luglio, 08:18
9 Minuti di Lettura

Italia sotto attacco degli altri paesi europei dopo lo stop alla nave Aquarius con a bordo 629 persone. I migranti sono ora in viaggio verso Valencia, dopo l'offerta del governo spagnolo, ma a bordo di navi italiane. È questo l'accordo raggiunto dopo che la Ong Sos Mediterranee aveva fatto presenti i rischi del viaggio dalle coste maltesi, dove si trova ancora, alla città spagnola. Quattro donne incinte che si trovavano sulla nave sono state portate ieri a Lampedusa. La cancelliera tedesca Angela Merkel: l'Ue risponda in modo unitario. A rischio il vertice Italia-Francia.

L'Aquarius ha lasciato alle 21 la posizione dove si trovava da due giorni - 27 miglia a nord di Malta e 35 a sud della Sicilia - ed è partita in direzione di Valencia accompagnata da due navi italiane, una della Guardia costiera e una della Marina militare. Il coordinamento del trasferimento fino a Valencia è in carico a nave Dattilo della Guardia costiera. 



 




La Francia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia «una forma di cinismo e di irresponsabilità» da parte dell'Italia nel caso della nave Aquarius: è quanto riferito dal portavoce del governo, Benjamin Griveaux, al termine del consiglio dei ministri a Parigi. Il portavoce del partito di maggioranza francese En Marche attacca: La posizione del governo italiano sui migranti «è da vomitare».

Macron ha poi reso omaggio al coraggio della Spagna sul caso dell'Aquarius respinta dai porti italiani: è quanto riferito sempre dal portavoce. Durante la riunione, ha aggiunto Griveaux, Macron ha tenuto a «ricordare il diritto marittimo», secondo cui in caso di problemi è «sempre la costa più vicina ad assumere la responsabilità dell'accoglienza». «Se una nave avesse la Francia come costa più vicina - ha spiegato - potrebbe attraccare» in Francia perché «questo è il diritto internazionale
».

Di Maio. «Proprio loro parlano...». Così il vice premier Luigi di Maio prima di entrare alla Camera dopo il vertice a palazzo Chigi risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sulle parole del presidente francese. «Sono contento che i francesi abbiano scoperto la responsabilità: se vogliono li aiutiamo noi. Aprano i loro porti e noi gli trasferiamo un po' di persone in Francia», ha aggiunto il vicepremier.

Palazzo Chigi. «Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L'Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall'altra parte». È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Il governo italiano non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell'Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza». 

Vertice a rischio. In bilico il vertice di venerdì a Parigi tra Macron e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Per ora l'incontro resta confermato, ma c'è grande irritazione» per le parole arrivate da Parigi sul caso Aquarius, fanno sapere fonti governative, non escludendo che, da qui alle prossime ore, l'incontro possa persino saltare.


La Lega. «Sull'immigrazione vomitevole è la posizione della Francia di Macron, non quella del ministro Salvini. Il portavoce di En Marche pensi al suo Governo e si sciacqui la bocca prima di parlare dell'Italia e di Salvini», replica il capogruppo della Lega al Parlamento Europeo Mara Bizzotto. «Giusto per rinfrescare la memoria al ciarlatano francese: loro fanno quotidianamente respingimenti alla frontiera, nei mesi scorsi hanno persino invaso il territorio italiano per perquisire degli immigrati in aperta violazione delle Leggi e della sovranità italiana, e a marzo hanno respinto alla frontiera una giovane immigrata incinta e malata di tumore che è morta pochi giorni dopo il parto in Italia. Mi sembra evidente che sono loro a fare schifo e ad essere disumani, non l'Italia e non Salvini», ha proseguito Bizzotto.

«La Francia respinge, Malta non fa attraccare nessuna nave con immigrati, la Spagna che oggi accusa l'Italia di fantomatici reati penali è quella che sparava agli immigrati e che tiene in carcere i prigionieri politici che chiedono l'indipendenza della Catalogna: e questi si permettono di fare la morale all'Italia e al ministro Salvini? - chiede l'eurodeputata Bizzotto - Non solo è finita la pacchia per gli immigrati clandestini falsi profughi, ma la pacchia è strafinita per chi, in giro per l'Europa, pensava di continuare a prendere a schiaffi l'Italia e gli italiani».

Merkel. «Sull'immigrazione illegale dobbiamo rispondere in modo unitario. Questo tema ha il potenziale di danneggiare l'Europa». Lo ha detto Angela Merkel a Berlino, a margine di un incontro con Sebastian Kurz. Per la cancelliera è importante contrastare «l'immigrazione illegale e proteggere le frontiere esterne».


La Spagna. Madrid accoglierà i migranti dell'Aquarius, ma condanna l'Italia. «Non è questione di buonismo o generosità, ma di diritto umanitario. Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani». Così il ministro della Giustizia spagnola, Dolores Delgado. «La situazione di queste 629 persone su un'imbarcazione al limite è critica» e la soluzione alla crisi migratoria «deve venire da tutti gli Stati, quelli che sono frontiera e quelli che non lo sono», ha sottolineato la Delgado. «È questione di umanità ma anche di rispettare gli accordi e i trattati dei quali tutti gli Stati sono parte», ha aggiunto.

La Ue. Il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans: «L'Italia lasciata per troppo tempo da sola, ma faccio fatica a spiegarlo». Secondo Madrid l'Italia «rischia responsabilità penali». 


Il trasferimento a Valencia sarà assicurato «nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo», afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che «parte dei migranti» ora su Aquarius verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e una nave della Marina Militare sulle quali saranno presenti medici dell'ordine di Malta e personale dell'Unicef per il supporto ai minori. Il tempo di navigazione per Valencia «è stimato in 4 giorni». 



La Corsica. Il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto con un tweet questa notte di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell'isola. «L'Europa - scrive Talamoni - deve affrontare la questione umanitaria in modo solidale. Tenuto conto della localizzazione della nave e dell'emergenza, la mia opinione è che sarebbe naturale aprire un porto corso per dare soccorso a queste persone in difficoltà».

Toninelli: giusto pragmatismo. «Confermo, è stata una decisione presa stanotte nel vertice con il premier e le Capitanerie. Stamattina abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinta ma hanno rifiutato. Stamane manderemo vedette e navi per portarli verso Valencia», ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Circo Massimo, su Radio Capital. Sulla vicenda c'è stato «il giusto pragmatismo politico che prima non c'era. Nessuno prima parlava di Malta che rispondeva negativamente» alle richieste di accoglienza. Non abbamo messo in pericolo la vita di nessuno
» i migranti sono stati «soccorsi da navi italiane», ha aggiuntoQuella del governo italiano sull'immigrazione è «una strategia molteplice». La prima mossa «è politica. In Italia il business dell'immigrazione non è più tale.
Sembrava tutto normale: oggi si sa che le cose possono cambiare: basta a chi diceva che con l'immigrazione si guadagna più che con la droga».

 
Il messaggio della Aquarius. «#Aquarius ha ricevuto conferma: il porto sicuro è #Valencia. I rifornimenti sono a bordo», ha comunicato in un tweet Sos Mediterranee. «I team sono sollevati che si inizi a trovare una soluzione sebbene il risultato sia il prolungamento del tempo in mare non necessario per i naufraghi e una riduzione dei mezzi di soccorso», si legge nel tweet. Secondo Medici Senza Frontiere «l'opzione migliore è sbarcare al più presto le persone soccorse nel porto sicuro più vicino, a Malta o in Italia, e poi trasferirle in Spagna o in altri paesi sicuri per l'ulteriore assistenza». La nave Aquarius è ancora «in attesa» nelle acque al largo di Malta. «Le ultime intenzioni di Mrcc - afferma la Ong - sembrano essere di trasferire 500 persone su altre navi, lasciando 129 persone sull'Aquarius e navigare tutti insieme verso Valencia». Si tratterebbe, aggiunge, «di altri 4 giorni di viaggio per persone già esauste» e per questo Msf, assieme Sos Mediterranee e il capitano di nave Aquarius stanno valutando «se la navigazione è sicura e accettabile».

Anelise Borges, la giornalista di Euronews a bordo della nave, ieri sera aveva twittato tutte le preoccupazioni dell'equipaggio. «Allo stato attuale Aquarius non può andare in Spagna. Non è sicuro - dicevano i membri del team di Sos Mediterranee - per la nave, per l'equipaggio e per le persone soccorse. Inoltre il tempo sta peggiorando, sarebbe un rischio per tutti».

 
«È certo che i migranti hanno avuto poco o nessun accesso alle cure mediche durante la loro detenzione» sottolinea il medico di Msf a bordo, David Beversluis, ricordando che per molti di loro presentano «ustioni provocate dalla miscela di benzina e acqua di mare». Fortunatamente nessuno di loro, al momento, necessità di un'evacuazione medica ma è evidente che, dice chiaro Msf, serve con «urgenza una rapida soluzione»: «la situazione al momento è stabile ma gli inutili ritardi stanno mettendo a rischio le persone vulnerabili». Vale a dire 88 donne, di cui 7 incinta, e 123 minori, di cui 11 ragazzini.

Tensione a bordo. Ieri pomeriggio i migranti hanno cominciato a chiedere spiegazioni su quale fosse la destinazione finale visto che era ormai evidente a tutti che la nave girava in tondo: uno di loro, un uomo, ha tentato di buttarsi in acqua, per timore che lo volessero riportare in Libia. Su questo, almeno su questo, i volontari delle Ong hanno potuto dare rassicurazioni «non tornerete mai indietro, state tranquilli».

Le proteste. Sit-in nella serata di lunedì a Roma nei pressi del ministero dei Trasporti. «Apriamo i confini. Restiamo unami» lo slogan della manifestazione organizzata dal movimento "Non una di meno". «Apriamo i porti nell'emergenza per Aquarius e per chi è già in viaggio in mare. Apriamo le frontiere per permettere a tutte e tutti la libertà di movimento» hanno sottolineato le organizzatrici lanciando il sit-in che si è concluso intorno alle 22. «Il viaggio per la Spagna è lungo - ha sottolineato una manifestante - La gente lì sopra sta soffrendo. Siamo vicini alle persone che si trovano ora su quella nave. È una vergogna, deve attraccare».


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA