L'uomo, questa mattina poco prima delle 8, è sceso al piano terra dove abitava la vittima. Mentre la donna dormiva, l'ha aggredita, colpendola ripetutamente alla testa e al petto. Poi ha chiamato i carabinieri. «Ho ucciso mia suocera - ha urlato - Venite subito». In quel momento l'anziana respirava ancora. Tempestivo l'intervento dei medici e degli infermieri del 118, che l'hanno trasportata all'ospedale Cto di Torino.
Intubata, per lei non c'è stato nulla da fare e, nel pomeriggio, è morta. La moglie di Bergamini, tornata a casa poco dopo la tragedia, è sotto choc. Ai carabinieri, che indagano sulla vicenda, ha parlato di suo marito: un uomo tranquillo, che non aveva mai sofferto di depressione. Lui e la suocera non andavano d'accordo, ma il pensionato non aveva mai avuto atteggiamenti violenti.
L'antipatia si fermava a qualche lite e qualche porta sbattuta. In quel cascinale su due piani in via Provana 21, dove l'anziana abitava con le figlie e le rispettive famiglie, i problemi sarebbero iniziati lo scorso anno. Adele è caduta e si è rotta un polso. Da allora le sue condizioni di salute sono peggiorate: ha perso l'autonomia, non è riuscita più ad alzarsi dal letto, doveva chiedere aiuto per qualsiasi cosa. Le figlie si sono prese cura di lei, a turno le stavano vicino. Hanno deciso di non rivolgersi ai servizi sociali, ma di cavarsela da sole. Con Severino, però, i rapporti sono degenerati. Lui è diventato sempre più nervoso. Sino a questa mattina, quando, forse in un raptus di follia, l'ha aggredita con un martello.
Il pensionato, ora in carcere a Ivrea, è accusato di omicidio.
Non ha risposto a nessuna delle domande dei carabinieri, che hanno sequestrato il martello e l'abitazione. Chiuso nel suo silenzio, si è rifiutato anche di firmare il verbale e non ha voluto nessun avvocato.