Baia, dopo la mareggiata, rifiuti
e pezzi di città sommersa in spiaggia

Baia: dopo la mareggiata, rifiuti e pezzi della città sommersa invadono la spiaggia
Baia: dopo la mareggiata, rifiuti e pezzi della città sommersa invadono la spiaggia
di Antonio Cangiano
Mercoledì 31 Ottobre 2018, 18:01 - Ultimo agg. 5 Novembre, 17:54
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La forte mareggiata che ha interessato la costa flegrea in questi giorni, ha riversato sulla spiaggia cumuli di rifiuti ma non solo.
 
 

Sull'arenile della “Beata Venere”, nei pressi di Punta dell'Epitaffio a Baia, la potenza della sciroccata ha strappato dal fondo del mare anche pezzi della città sommersa: porzioni di mura in laterizio e antichi marmi che si mescolano con pneumatici, plastica e rifiuti di ogni genere.

La sciroccata di questi giorni, secondo Mario Rosiello, decano dei sub partenopei con alle spalle decenni di collaborazioni nell'ambito dell'archeologia subacquea in Campania, sarebbe stata di poco inferiore a quella accaduta nell'autunno del 1965 al seguito della quale, gli sconvolgimenti provocati dalle forti correnti marine sul fondo, misero in luce quei brevi tratti di opere murarie e porzioni di sculture - rinvenute poi per caso da un pescatore locale - che in seguito portarono all'individuazione, a Baia, del ninfeo dell'Imperatore Claudio e del suo prezioso ciclo di sculture.

«ll Centro Visite e Coordinamento - spiega la direzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei - dopo la mareggiata dei giorni scorsi, ha effettuato un sopralluogo per constatare eventuali situazioni di spiaggio di materiale antico erratico o oggetto di distacco ad opera della corrente.
Il frammento in argomento, in opera laterizia, è erratico ed è pertinente al sito immediatamente adiacente alla spiaggia su cui è spiaggiato, ed il Centro Visite è a conoscenza di questo frammento, già schedato che giaceva incastrato tra i grossi crolli delle murature del sito “Balneum Solis et Luna”, originariamente ambienti relativi al settore termale della Villa Marittima di Punta dell'Epitaffio. Non risultano danni al frammento che, risulta in tutte le sue parti sagomato dall'azione secolare del mare, appunto in quanto erratico, ad oggi appare privo di lesioni recenti o distacchi di materiale costitutivo
».
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