Flop divieto antismog a Benevento,
è lite tra Mastella e i vigili urbani

Flop divieto antismog a Benevento, è lite tra Mastella e i vigili urbani
di Paolo Bocchino
Martedì 20 Novembre 2018, 12:00
3 Minuti di Lettura
Potere di una sedia. L'immagine della suppellettile posizionata sulla carreggiata al posto delle transenne è riuscita ad agitare le acque più delle centinaia di auto circolate domenica in città malgrado il previsto blocco. Un'icona delle molte lacune palesate dal dispositivo messo in campo dal Comune per contrastare l'intensificazione dell'inquinamento. Al centro delle polemiche domenica erano finiti gli uffici comunali addetti al traffico, accusati dalla polizia municipale di non aver fornito sufficienti attrezzature per la delimitazione delle aree interdette. Novero nel quale però non va inserito il punto al culmine di viale degli Atlantici dove è comparsa l'improbabile barriera. Lo ha messo nero su bianco il responsabile del settore Mobilità Andrea Lanzalone nella nota spedita ieri al sindaco Clemente Mastella e al comandante dei vigili Giovanni Fantasia. Ordinanza alla mano, il dirigente evidenzia come il tratto incriminato tra viale degli Atlantici e via Meomartini non figuri nell'elenco dei 17 varchi da presidiare e pertanto non avrebbe dovuto essere interdetto. Secondo Lanzalone si sarebbe trattato dunque di una iniziativa improvvida della polizia municipale, operata peraltro con mezzi di fortuna che hanno arrecato anche un danno d'immagine all'Ente. E non a caso, stando alle indiscrezioni filtrate sull'asse Palazzo Mosti-via Santa Colomba, Mastella avrebbe avuto ieri sulla questione un vivace confronto telefonico con il comandante per lamentare l'accaduto. Una conferma, l'ennesima, delle tensioni che continuano a covare tra Comune e Comando.
 
La giornata ha gettato altra legna sul fuoco dei contrasti che si trascinano da tempo. Non è in discussione il rapporto di fiducia personale tra i vertici dell'Ente e quelli della Polizia locale quanto la mancanza di dialogo tra la struttura di via del Pomerio e il corpo di vigilanza cittadina. Emblematica la ripartizione delle competenze che la pianta organica dissemina in due diversi settori: Mobilità con Lanzalone dirigente e Polizia municipale assegnata alla guida del Capo Avvocatura Vincenzo Catalano. Una suddivisione che non appare supportata dalla logica dal momento che molte delle attività svolte dai vigili sono legate a quelle del settore Traffico, e viceversa. Lo aveva già denunciato in tempi non sospetti il comandante Fantasia, lo hanno confermato le palesi incertezze verificatesi con la chiusura flop di domenica. E che sia ora di andare oltre la barriera della incomunicabilità lo attesta un parere tra i più competenti in materia, quello del vicecomandante dei vigili Fioravante Bosco che interviene nella sua veste di dirigente sindacale: «Sollecitiamo da tempo una revisione degli attuali assetti - spiega il segretario generale aggiunto della Uil sannita e irpina - non ha senso continuare a tenere divise le responsabilità apicali della Mobilità e della Polizia municipale. È evidente la contiguità dei due settori e i migliori risultati che determinerebbe la loro unificazione in termini di efficienza e di economicità del servizio. Del resto fino al 2016 i due ambiti ricadevano sotto la responsabilità di un unico dirigente. Auspichiamo che l'amministrazione voglia quanto prima procedere in tal senso».

Una prima, significativa apertura sul tema arriva dalla titolare della delega alla Mobilità Felicita Delcogliano: «Sarebbe opportuno confrontarci sul tema insieme alla Polizia municipale per mettere a fuoco le criticità e trovare le soluzioni. Le disfunzioni di domenica? Non si possano attribuire specificamente al settore Mobilità, ma non nego che c'è stata una certa disorganizzazione complessiva». E sui ripetuti rilievi mossi dagli ufficiali della polizia locale l'assessore chiude con un invito: «Parliamoci un po' più al telefono e un po' meno sui giornali, le cose andranno meglio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA