È l'ultimo atto, con gli azzurri costretti a 'retrocederè in Europa League e con il Liverpool che si qualifica assieme al Psg vittorioso a Belgrado. Il Napoli inizia molto bene la partita con un buon piglio dei centrocampisti che pressano gli inglesi sulla partenza dell'azione e li costringono a rallentare prima di innescare lo spunto degli attaccanti. Gli azzurri sfiorano anche il gol del vantaggio con Hamsik che conclude dal limite dell'area con una conclusione di piatto destro che sfiora la traversa.
Il Liverpool, però, con il passare dei minuti accentua a sua volta il pressing sui difensori e sui centrocampisti arretrati azzurri mettendoli in grosse difficoltà.
In questa fase della gara soffra particolarmente Hamsik sul quale Wijnaldum esercita una pressione talmente intensa da costringerlo ripetutamente a commettere errori che innescano azioni offensive dei Reds. Il gol del vantaggio del Liverpool arriva al 34' con Salah che viene servito da Milner tutto spostato sulla destra. Mario Rui non regge fisicamente l'urto con l'egiziano il quale giunto quasi sulla linea di fondo campo, punta verso la porta e batte Ospina con un tiro rasoterra che passa in mezzo alle gambe del portiere mossosi con eccessivo anticipo. Il Napoli fino alla fine del primo tempo tenta una reazione che produce solo una discreta occasione con Ruiz il cui tiro in diagonale, però, attraversa tutto lo specchio della porta di Alisson e si perde sul fondo. Nella ripresa è il Liverpool a costruire un notevole numero di occasioni da gol, tutte sprecate dagli attaccanti o neutralizzate da Ospina. Soltanto negli ultimi 10' di gioco il Napoli si riversa nella metà campo avversaria nel disperato tentativo di ribaltare il risultato con il gol del pareggio. Ma è troppo tardi. Il sogno rimane tale e agli azzurri non restano che i rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato, a conclusione di un girone spettacolare, vissuto fianco a fianco con due tra le favoritissime per la vittoria finale.