Fanno esplodere petardo nel naso di un cane: la storia di Peppino commuove il web

Peppino, il cane vittima della crudeltà di ignoti. Foto pubblicata da APAC (Associazione Protezione Animali Campobasso)
Peppino, il cane vittima della crudeltà di ignoti. Foto pubblicata da APAC (Associazione Protezione Animali Campobasso)
di Remo Sabatini
Venerdì 28 Dicembre 2018, 16:54 - Ultimo agg. 29 Dicembre, 15:24
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Natale da dimenticare per il povero Peppino, un cagnolone di strada che, a pochi giorni dalla vigilia, è rimasto vittima della crudeltà di ignoti a Campobasso. Ma cominciamo dall'inizio. Mancano soltanto pochi giorni a Natale, quando qualcuno, evidentemente in vena di crudele follia, avvicina un cane.

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Da parte sua, Peppino, come è stato successivamente ribattezzato il cucciolone, probabilmente lo lascia fare, docile, aspettandosi una carezza e persino qualcosa da mangiare.

A questo punto, però sarebbe accaduto qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato.
Il malintezionato, infatti, infila un petardo nel naso del povero cane e, come se nulla fosse, lo fa scoppiare.

L'animale, gravemente ferito e in preda al panico, scappa lasciando sull'asfalto sangue ed una porzione del proprio naso. Inutile sottolineare la drammatica scena che si è palesata sotto gli occhi dell'autore (o degli autori) del terribile gesto, come anche il fatto che il colpevole non si sia dato da fare, almeno a quanto risulta finora, per cercare aiuto o dare l'allarme.

Così, se non fosse stato per Maria Luisa Ricciardi, una volontaria dell'APAC, l'Associazione Protezione Animali Campobasso che lo ha trovato in mezzo al bosco successivamente, l'assurda vicenda del povero cane si sarebbe conclusa ancora più tragicamente.

Soccorso e curato immediatamente, Peppino è stato operato ed attualmente è in cura presso uno dei veterinari di fiducia che collaborano con l'associazione. «Peppino sta meglio, dice la presidente dell'Apac Ilenia Iorio. Nonostante le terribili ferite riportate, ha aggiunto, ha cominciato a mangiare, seppure a modo suo". Del colpevole, conferma, ancora nessuna traccia e le cure, assai costose, che fanno sperare per il meglio, proseguono. "Anche per questo, ha concluso Ilenia, stiamo cercando qualcuno che possa aiutarci a sostenerle perchè Peppino possa tornare presto ad avere una vita normale». Una vita che, per qualcuno, valeva meno di uno stupido petardo.
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