«Mi pare strano – continua Vesi – che negli anni, queste cose capitino sempre e solo a Sorbillo».
Chiara e netta la precisazione. «Non mi sono espresso fino ad oggi – continua Giuseppe – perché non ho voluto far pensare a nessuno che mi volessi fare pubblicità. Non ci serve a nulla accendere i fari sulle nostre attività in questo modo. I consumatori sono sempre più allenati e consapevoli e stanno imparando a riconoscere la qualità. Sanno scegliere. Piuttosto che un pizzaiolo l’amico Sorbillo, in questo caso, mi è sembrato un piazzaiolo, uno alla ricerca di facile pubblicità, quella della piazza». «Napoli e la pizza non hanno bisogno di tutto questo - conclude Vesi - buttare fango sulla nostra città, sul centro storico, serve solo a creare un clima di negatività».