Hamsik, la cena di addio a Napoli:
«Torno presto per la festa coi tifosi»

Hamsik, la cena di addio a Napoli: «Torno presto per la festa coi tifosi»
di Bruno Majorano e Pino Taormina
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 17:44
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La cena a sorpresa, organizzata in fretta e furia da Callejon e gli altri della squadra. In un locale di Coroglio, dove altre volte il gruppo azzurro si ritrova. E ci sono anche gli uomini dello staff, massaggiatori e magazzienieri. Ma ieri sera l'atmosfera era assai più malinconica perché era l'ultima del capitano Hamsik. Non potevano però mancare i balli sulle note dei tormentoni latino-americani e lo spettacolo di fuochi d'artificio accompagnato dalle note di «O surdato nnammurato».
 
 

Sì, siamo davvero ai titoli di coda, perché tra poche ore lo slovacco partirà per Madrid per svolgere le visite mediche. E poi in volo per la Cina. Chissà se oggi riuscirà a tornare a Castel Volturno, come fa ogni giorno sorprendendo un po' tutti. Ha fatto fatica a trattenere la commozione quando ha visto i compagni di scuola dei suoi tre figli, Christian, Lucas e Melissa schierati sulle rampe di ingresso della scuola Daniel Defoe con i palloncini azzurro in mano. Le maestre dei bimbi, approfittando del ritorno dalla gita scolastica, hanno deciso di organizzare il saluto al capitano. A Marek Hamsik che in quell'istituto di Varcaturo è un papà come gli altri che ogni volta che poteva andava personalmente a prendere i propri figli alla fine delle lezioni. I bimbi intonano «Un giorno all'improvviso» con voce soave e incantevole. Lui li riprende col telefonino, sorride, è sorpreso. I suoi figli hanno detto ai compagni che sarà venerdì il loro ultimo giorno insieme e poi andranno via. In Slovacchia.

Non riesce a rispondere ai tanti messaggi: «È successo tutto così in fretta, non sono riuscito a organizzare nulla e mi dispiace. Non ho fatto in tempo, ma tornerò presto per una grande festa». Una festa d'addio, in realtà, non è mai una vera festa. Al bar di Francesco e Arturo Pezone, al Villaggio Coppola, i suoi più inseparabili amici organizzano velocemente un brindisi: sono quelli dell'associazione I love Pinetamare. Sono gli amici con cui a Capodanno si tuffa nel mare gelato, quelli delle battaglie per la bonifica e il recupero della pineta di Villaggio Coppola, con cui ha condiviso i sogni di rinascita del litorale domizio. «Mi raccomando, parla con i cinesi e convincili a investire sul porto di Castel Volturno», scherzano. Marek sospira. «Qui lascio il mio cuore, tornerò presto, ho passato 12 anni straordinari e stupendi». È sincero: ha amato questa terra come pochi. Altrimenti non avrebbe mai scelto di comprare casa e vivere qui. Non è questione solo di burocrazia: tra Hamsik e Dalian si è messo di mezzo pure il Capodanno... cinese. Era ieri e tutto si è fermato in Cina per 24 ore. Da oggi si smuoveranno le acque e l'operazione verrà conclusa: 15 milioni di euro al Napoli.
 

Visite mediche a Madrid e non è escluso che si possano tenere tra domani e venerdì: «Sette giorni fa mai avrei immaginato che sarei andato via», spiega agli amici. Questione di poche ore per la partenza di Marek che ieri ha ricevuto la telefonata di Schuster, la leggenda del calcio tedesco, il suo nuovo allenatore.
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