Un caffè in Biblioteca Universitaria, per diventare paladini della cultura

Raffaele De Magistris, direttore della BUN
Raffaele De Magistris, direttore della BUN
di Donatella Trotta
Lunedì 18 Febbraio 2019, 11:34
3 Minuti di Lettura
«Un caffè in Biblioteca». Tra testi rari, antichi e preziosi saperi e futuri orizzonti conoscitivi implementati dalle nuove tecnologie digitali. Un agile coffee break in un “granaio dello spirito” per scoprirne i tesori più o meno nascosti diventandone custodi attivi: a tutela di un’identità culturale collettiva che può essere salvaguardata e valorizzata soltanto attraverso una sinergia tra pubblico e privato.
 
È la nuova iniziativa della BUN, la storica Biblioteca Universitaria di Napoli in via Paladino 39, che domani (alle 10.30, nella storica sede della BUN al primo piano del magnifico Cortile delle statue) presenterà il progetto «Un Tesoro di Biblioteca», imperniato su due principali aree di intervento: da un lato, rinnovare e valorizzare il sito aprendolo maggiormente a tutto il centro storico, per rendere questa biblioteca pubblica statale (la più grande delle Biblioteche Universitarie in Italia) sempre più adeguata alle esigenze degli studenti, dei ricercatori, degli studiosi e degli appassionati, attraverso l’acquisizione di nuovi strumenti comunicativi e il potenziamento di attività didattiche rivolte soprattutto ai più giovani; dall’altro lato, digitalizzare 100 Cinquecentine napoletane, tra le più preziose e rare, per garantirne la conservazione e la massima fruizione all’interno di un cospicuo patrimonio librario di inestimabile valore, la cui conservazione si sta già avvalendo di innovative iniziative filantropiche di formazione e cooperazione tra soggetti pubblici e del privato sociale, che hanno ad esempio avviato al lavoro di legatoria e restauro di libri antichi molti giovani di Scampia, grazie all’interazione tra Bun, Associazione Pro Giovani di Scampia per i Valori ed i Beni Culturali di Napoli, istituto Pontano e Cooperativa Sociale La Roccia.
 
Ora, dopo i disagi di dieci anni di lavori di ristrutturazione che hanno a lungo limitato gli spazi e le attività della Bun, il rilancio del sito - già aperto a incontri e visite guidate come la bella iniziativa “Il Sabato in Biblioteca” – si accinge così ad un nuovo e più ambizioso restyling, attraverso uno straordinario progetto di valorizzazione, salvaguardia e conservazione che si avvale del cosiddetto Art bonus, ovvero un sostegno ministeriale del mecenatismo a favore del patrimonio culturale (pubblicato sulla piattaforma www.artbonus.gov.it) che permetterà a tutti coloro che vorranno sostenerlo di accedere alle agevolazioni fiscali previste grazie al “Decreto Cultura” del 31.5.2014, n. 83, Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo (ovvero, chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta).

Dell’intero progetto – realizzato grazie al supporto tecnico ed economico dello Sportello Art bonus istituito presso il Segretariato Regionale MiBAC per la Campania - parleranno domattina, con il direttore della Bun Raffaele De Magistris, Carolina Botti (Ales S.p.A, Direttore e referente Art bonus per il MiBAC) e Mariella Utili (Direttore del Segretariato Regionale MiBAC per la Campania), alla presenza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli. «Stiamo cercando di mettere in campo tutte le nostre forze – sottolinea il direttore della Bun, De Magistris - per garantire ai giovani, agli studiosi e al quartiere una biblioteca moderna, ricca ed efficiente. Abbiamo ammodernato la struttura, creato un punto sosta per i nostri studenti; abbiamo già coinvolto il MiBAC su progetti di tutela, la Regione Campania per digitalizzare anche altre collezioni preziose; ora – conclude De Magistris - chiamiamo a raccolta tutta Napoli perché solo insieme potremo veramente prenderci cura del futuro delle nostre giovani generazioni». La Bun chiama, offrendo “un caffè in Biblioteca”. Ora tocca alla città rispondere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA