Ucraina inserisce Al Bano in lista nera: «È una minaccia». Lui: «Io uomo di pace»

Ucraina inserisce Al Bano in lista nera: «È una minaccia». Lui: «Io uomo di pace»
Ucraina inserisce Al Bano in lista nera: «È una minaccia». Lui: «Io uomo di pace»
Lunedì 11 Marzo 2019, 12:53 - Ultimo agg. 20:46
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Il ministero della Cultura ucraino ha inserito Al Bano nella sua lista nera. Secondo le autorità di Kiev, il cantante di «Felicità» è nientemeno che «una minaccia alla sicurezza nazionale». Il motivo? Non è stato esplicitato, e non sono neanche ben chiare le conseguenze del provvedimento. «Giuro che per me è un fulmine a ciel sereno, sono un uomo di pace», ha commentato Al Bano al telefono. Ma è probabile che il cantante pugliese paghi le sue mai sopite simpatie per Vladimir Putin, e soprattutto il fatto di aver giustificato l'annessione della Crimea, che la Russia ha strappato all'Ucraina nel 2014 con un'invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento e un controverso referendum. 

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Una palese violazione del diritto internazionale. Ma sulla Crimea Al Bano non pare certo aver cambiato opinione. «Ho detto quello che dicono tutti quanti. Che facciamo? Mettiamo il veto a tutti di andare in Ucraina? Io - ha dichiarato - sono un uomo di libertà, non vedo perché mi devo bloccare o censurare per una cosa che è naturale dire». La black list degli artisti 'nemicì dell'Ucraina è stata lanciata nel 2015 ed è costantemente aggiornata. In questo momento vi compaiono 147 nomi. Quello di Albano Carrisi è stato inserito il 6 marzo con il numero 48. 



Il cantante italiano è in ottima compagnia. Nella lista nera ci sono anche il regista Nikita Mikhalkov, la star di Hollywood Steven Seagal, che nel 2016 ha ricevuto il passaporto russo direttamente dalle mani di Putin, e Gerard Depardieu, divenuto cittadino russo pur di sfuggire al fisco francese e ormai testimonial semi-ufficiale della Russia dello zar. Dallo scorso dicembre nell'elenco figura anche Michele Placido, famoso in tutta l'ex Unione Sovietica per aver impersonato il commissario Cattani ne 'La Piovrà. L'attore nel 2015 aveva definito Putin «il numero uno in Europa per la politica estera» e la sua Russia «un baluardo contro l'Islam», al quale in questo momento «vanno mostrati i muscoli». Parole quantomeno controverse, che a Kiev evidentemente non hanno apprezzato. 
 


Anche Al Bano è famoso in Russia come in Ucraina. Negli anni Ottanta lui e Romina Power erano dei divi in Unione Sovietica. Adesso però a Kiev potrebbe non essere più il benvenuto. L'inserimento nella black list del ministero della Cultura, richiesto dai servizi di intelligence ucraini (Sbu), secondo alcune fonti potrebbe impedirgli l'ingresso nella repubblica ex sovietica. In teoria, non dovrebbe esserci nessun limite alla trasmissione delle canzoni di Al Bano sulle radio ucraine. I concerti invece non saranno mandati in onda dalla tv di Kiev. Certo la sua posizione politica non aiuta Al Bano nei rapporti con il governo ucraino. La Russia sostiene militarmente i miliziani separatisti nella guerra del Donbass: un conflitto nel cuore dell'Europa in cui hanno perso la vita almeno 13.000 persone. 

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Ciononostante già nel 2014 il cantante aveva definito «inutili e dannose» le sanzioni contro Mosca per la crisi ucraina. Albano Carrisi conosce poi personalmente Putin: dice di averlo incontrato nel 1986 in un tour a Leningrado, ma sottolinea di non essere suo amico: «Tutti - spiega - parlano di amicizia con Putin. Mi piacerebbe. Ma la nostra è soltanto una conoscenza e neanche tanto approfondita». Dello zar Al Bano è però un estimatore: «Penso che abbia fatto un gran bel lavoro per la Russia», ha detto all'ANSA. «Ho visto - ha aggiunto - come si è comportato in Siria e devo dire che è stato perfetto. Ha bloccato Obama che voleva dichiarare guerra». Quando gli si fa notare che anche la Russia è accusata dell'uccisione di civili in Siria, Al Bano risponde con una condanna della guerra: «Purtroppo - dice - è la cosa più demenziale al mondo».

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