A Innovation Village arriva «Spirio», il pianoforte che suona da solo

A Innovation Village arriva «Spirio», il pianoforte che suona da solo
Mercoledì 13 Marzo 2019, 15:51 - Ultimo agg. 15:52
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Una straordinaria innovazione tecnologica nel settore musicale a Innovation Village 2019. La famosa fabbrica di pianoforti tedesco/americana Steinway & Sons, tradizione dal 1853, con Alberto Napolitano Pianoforti presenta il modello autosuonante Spirio, che permette una perfetta riproduzione delle interpretazioni dei grandi pianisti del presente e del passato. 



Steinway Spirio è il primo sistema di riproduzione automatica ad alta risoluzione, un capolavoro di precisione, tecnologia e artigianato che consente un risultato musicale che non ha nulla da invidiare a un’esibizione live. 
L’innovazione si basa sull’utilizzo dei solenoidi attraverso l’elettromagnetismo, che non interferiscono in alcun modo con i componenti meccanici del pianoforte acustico, dando vita a una riproduzione acustica perfetta. Lo strumento è facilmente utilizzabile con un IPad che, attraverso una App e mediante WiFi, permette la fruibilità di oltre 6000 brani di musica classica, jazz, pop e 45 brani dei più importanti interpreti del mondo. 
Basta toccare l’IPad per dare vita a Spirio e fargli suonare centinaia di registrazioni dei migliori artisti al mondo, da Bach a Billy Joel, passando per George Gershwin, come se fosse l’artista stesso a suonare il pianoforte a coda. 

Spirio può anche essere utilizzato come un normale pianoforte a coda Steinway. 
Alla presentazione, in programma giovedì 4 Aprile alle ore 11.30 a Innovation Village, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (ingresso libero) interverranno Mario Laudati, pianista e tecnico e Alessandro Napolitano della Alberto Napolitano pianoforti di Piazza Carità, rivenditore ufficiale Steinway & Sons per il Sud Italia. 

«Oltre a offrire tutte le caratteristiche di un pianoforte Steinway & Sons – dice Napolitano Spirio associa la possibilità di poter ascoltare in casa propria i grandi interpreti del presente e del passato. Un risultato musicale fino a oggi ritenuto impensabile». 
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