Da un ponte di libri per ragazzi un nuovo Manifesto per l'Europa: dopo Bologna, Grazia Gotti lo lancia a Napoli al Salone dell'editoria

Da un ponte di libri per ragazzi un nuovo Manifesto per l'Europa: dopo Bologna, Grazia Gotti lo lancia a Napoli al Salone dell'editoria
di Donatella Trotta
Venerdì 5 Aprile 2019, 10:41
9 Minuti di Lettura
Un nuovo manifesto per l’Europa. Un progetto corale – tanto visionario e concreto quanto necessario e, oggi, ineludibile - capace di creare coesione: culturale, sociale, economica, politica. Ma a partire dai più giovani. Ovvero, non soltanto nella scia dei princìpi della Carta di Ventotene (quel «Manifesto per un’Europa libera e unita» che nell’agosto 1941, nel pieno della seconda guerra mondiale, un piccolo gruppo di intellettuali antifascisti al confino sulla piccola isola pontina concepì per progettare il sogno di un federalismo europeo); ma anche e soprattutto nel segno di quel rivoluzionario, pacifico e generativo “ponte di libri” - per bambini, ragazzi e non solo - realizzato, sulle rovine della seconda guerra mondiale e della Germania devastata dal nazismo, da Jella Lepman (1891-1970): giornalista, autrice ed attivista ebrea tedesca esule nel 1936 in Inghilterra e poi, al rientro in patria nel 1945, fondatrice della Internationale Jugendbibliothek di Monaco, dell’Ibby (International Board on Books for Young People) e del premio internazionale di letteratura giovanile Hans Christian Andersen, che hanno lasciato un segno vitale nel mondo globalizzato (il suo testamento spirituale è nella splendida autobiografia riproposta ora da Sinnos, dopo la prima traduzione dall’inglese nel 2009, dall’originale tedesco a cura della brava Anna Patrucco Becchi, non a caso premio Strega Ragazze e Ragazzi per la traduzione 2019).
 
A lanciare con lucidità visionaria l’idea - con un bel libro che funge da apripista di una campagna a favore della Grecia, della letteratura per l’infanzia e di un’Europa finalmente più solidale e unita dalla cultura - è ora la poliedrica e vulcanica pedagogista, scrittrice, editrice e maestra-libraia per ragazzi Grazia Gotti con il suo nuovo albo illustrato, Europa, appena pubblicato da Primavera edizioni, giovane casa editrice irpino-sannita, impreziosito dalle tavole di raffinata potenza evocativa dell’artista greca Daniela Stamatiadi. Il libro, dalla cifra stilistica poetica e fiabesca di avvincente presa sul lettore, è dedicato appunto al sintetico racconto per i più piccoli del mito greco di Europa, la bella principessa figlia di Agenore, re di Tiro, di cui si innamorò Zeus che, in forma di dio toro, la rapì per tenerla tutta con sé. Una storia di amore e prepotenza, di fiducia tradita e nostalgia, di legami familiari spezzati e di viaggi di ricerca, generativi di nuove stirpi e civiltà che questo appassionato albo illustrato ripropone per continuare (o ricominciare) un necessario cammino di conoscenza, proprio ripartendo da quei miti fondanti dell’antica Grecia la cui storia, e le cui radici profonde (e comuni) possono donare ali robuste ad un immaginario condiviso: per la (ri)costruzione di una civiltà oggi minacciata dall’erosione di dilaganti spinte antieuropeistiche, grettezze nazionalistiche, demagogie ed estremismi di vario segno che inneggiano all’odio per l’altro da sé fino ad arrivare – addirittura – a roghi di libri non graditi. Ma veniamo alla proposta di Grazia Gotti, operosa e instancabile promotrice culturale innamorata della cultura greca (per la quale ideò tra l’altro una collana editoriale tutta al femminile, “Sirene”, che pubblicò negli anni Ottanta Corale greca e una raccolta di storie firmate dalla magica penna di Beatrice Masini che rivisitavano figure come Alcmena, Alcesti, Antigone, Arianna, Atalanta, Cassandra, Circe, Clitemnestra, Ecuba, Elena, Elettra, Fedra, Ifigenia, Lisistrata, Medea, Nausicaa, Penelope, Prassagora, oltre al libro per ragazzi illustrato da Alessandro Sanna e scritto a quattro mani con Federica Iacobelli Correre, saltare, lanciare e leggere. I Giochi Olimpici da Olimpia ad Atene, in occasione delle Olimpiadi ateniesi del 2004): in che consiste la sua idea, a parte la condivisibile riproposta di una storia nutriente per la formazione dell’immaginario?
 
«Sono sempre stata un’appassionata della cultura greca – spiega la scrittrice -. Prendo il thè in compagnia di Pausania, leggo pagine di Pindaro, che piaceva a Marguerite Yourcenar, rivivo i miti quando una pittura me li rammenta e gioisco a leggere le storie di Gerald Durrell ambientate nelle isole dell’Egeo. In gioventù – aggiunge - avevo abitato a Paros qualche mese, in compagnia dei ciuchi e dei pochi libri che giungevano alla rivendita dei giornali: la Grecia politica era quella dei colonnelli, poi della democrazia e dell’Europa unita. Ma dopo pochi anni dalle Olimpiadi di Atene, è esplosa la crisi, con la rivelazione dei falsi di bilancio pubblico e il rischio bancarotta della Grecia». Ed è qui che è scattata una scintilla nell’ispirazione di Grazia Gotti, nota come “Giannina” in quanto una delle anime della cooperativa culturale bolognese tutta femminile “Giannino Stoppani” che, oltre a un’affermata libreria specializzata per ragazzi, ha dato vita anche all’Accademia Drosselmeier, Centro di studi di letteratura giovanile e Scuola per librai e giocattolai per una cultura dell’infanzia.  «Nell’estate 2018 – continua Gotti - la stampa ha annunciato che la Grecia è uscita dal terzo e ultimo piano di salvataggio internazionale. In quegli stessi giorni ero in partenza per il congresso Ibby ad Atene. Prima, ho soggiornato per qualche giorno sull’isola di Serifos. Là ho letto La mente colorata di Pietro Citati, riletto Cassandra di Christa Wolf, che avevo scoperto trent’anni prima senza capirla tanto, e ho concepito questo libro. Durante gli anni della crisi, in casa si ragionava sul fatto che noi tutti, cittadini d’Europa, avremmo dovuto essere grati, e pronti a donare ai greci un euro per ogni Platone o Aristotele, Sofocle, Euripide, Eschilo, Aristofane, ospitati nelle nostre biblioteche. Allora ho portato questa idea con me, ad Atene, e mi sono detta che era venuto il momento di dare corpo a un’idea».

E questa è l'idea: «Dall’ALIR, l’associazione che raccoglie le librerie indipendenti per ragazzi italiane, può partire una campagna per raccogliere fondi (due euro, come il valore della moneta greca che raffigura Europa) all’acquisto di una storia di Ulisse, di Esopo, di una raccolta di miti ma anche di un romanzo di Alki Zei». Scopo della raccolta fondi? «Li destineremo alla costruzione di una biblioteca internazionale per ragazzi ad Atene, dove ogni anno ci recheremo per sviluppare un programma culturale. Tutti insieme, da europei. Jella Lepman è il nostro faro in questa nuova rotta che parte dall’antico per approdare al futuro».  
Gotti ne ha parlato in anteprima a Bologna, capitale internazionale della civiltà dell’infanzia, dove ieri ha chiuso i battenti la 56esima Children’s Book Fair (con un successo di presenze aumentato del 5% rispetto al 2018, un incremento degli operatori esteri del 20% sul 2018, che arrivano a rappresentare quasi il 50% dei visitatori arrivati nei padiglioni della Fiera, rinnovati e ampliati rispetto allo scorso anno con 1.442 espositori provenienti da oltre 80 Paesi e regioni del mondo, una copertura mediatica garantita da circa 900 giornalisti italiani e stranieri e ulteriori espansioni estere di Bologna Fiere: da New York agli Emirati Arabi Uniti fino alla nuova International Children’s Book Fair in Russia, prima edizione prevista nel 2012) e dove, fino al 30 aprile nella sede della libreria Giannino Stoppani, sono esposte le belle tavole originali di Daniela Stamatiadi per il libro Europa.

Ma prima di rilanciare la campagna anche all’imminente Salone del libro di Torino (9-13 maggio 2019), l’autrice ne parlerà anche a Napoli Città Libro: dove domenica 7 aprile alle ore 19, nella Sala Levante del Castel Sant’Elmo - che ospita dal 4 aprile la seconda edizione della manifestazione editoriale promossa dall’Associazione culturale Liber@rte fondata dagli editori Diego Guida, Rosario Bianco e Alessandro Polidoro – parteciperà ad un incontro moderato da Marianna De Stefano, dal significativo titolo «Europa per l’Europa. Da Assteas all’albo illustrato, dal mito al Continente», con i contributi dell’editore Alessandro Carofano di Primavera Edizioni e di Ferdinando Creta, direttore del Museo del Sannio Caudino. Già, perché una pagina speciale del libro Europa è dedicata anche al cratere o vaso di Assteas (il celebre ceramografo, ceramista e pittore vascolare greco, attivo a Paestum nel IV secolo a.C.), che riproduce proprio il ratto di Europa ed è attualmente conservato – misconosciuto fiore all’occhiello di un patrimonio archeologico unico al mondo - al Museo del Sannio Caudino (Benevento), sede del Polo museale della Campania, dopo più che trentennali e rocambolesche avventure scaturite dal suo furto dopo il suo ritrovamento, nel 1973, in una tomba dell’antica Saticula, l’odierna Sant’Agata de’ Goti. Approdato clandestinamente al Getty Museum di Malibù, negli Stati Uniti, nel 2007 il prezioso vaso fu finalmente restituito, con altri 67 reperti archeologici, alla sua legittima patria grazie all’intervento dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, guidati dal Luogotenente Roberto Lai. E ora brilla, con l’eco delle sue risonanze non soltanto mitologiche, nella Torre del castello di Montesarchio, sito di una Campania interna poco visibile perché appartata ma erroneamente ritenuta marginale: come dimostra anche l’impegno progettuale di una piccola e giovanissima sigla editoriale (Edizioni Primavera, per l’appunto), creata con amore da Claudia Cioffi e Alessandro Carofano nell’estate del 2016 a Cervinara (Avellino, ma con sede legale a Benevento), come casa editrice specializzata in libri illustrati per bambini e ragazzi svolgendo, contemporaneamente, un lavoro di continua analisi e riflessione che non trascura nessun target e si fa forte di uno slogan preso in prestito da un verso di Fabrizio De André («Primavera non bussa, lei entra sicura»): «Edizioni Primavera…dove sbocciano le storie».
 
«La nostra avventura nasce da un amore particolare verso i libri, strumenti sempre nuovi di educazione e formazione e presidio di civiltà mobile: dallo scaffale di librerie e biblioteche fin dentro le case» spiega Carofano, 31 anni, architetto di formazione e direttore artistico di Primavera edizioni. «Che viaggino su gomma, ferro, tra le nuvole o per l’oceano del web, con i libri - prosegue - vogliamo esportare gioco, immaginazione, educazione intellettuale ed estetica. La nostra mission non si limita alla semplice proposta editoriale: il dinamismo di Edizioni Primavera si manifesterà anche in laboratori, mostre, progetti. Una vera e propria impresa culturale. La fusione tra parola scritta e illustrazione crea un sistema di comunicazione ed informazione così armonico da ottenere un impatto immediato sui lettori. E l'albo illustrato, in particolare, diventa strumento di esercizio quasi fisico quando la lettura unisce grandi e piccoli. Il libro diventa così compagno di tutta una vita, capace di farsi leggere anche da chi ancora non sa parlare e di leggere la storia di ognuno, piccola o grande che sia». Da una storia, tante storie: nasce anche da questo il felice connubio con Grazia Gotti, e l’idea di ripartire proprio dall’entroterra campano troppo spesso dimenticato o invisibile per dare memoria e visibilità a un patrimonio comune che può ricostruire il Vecchio Continente in crisi con nuovi paradigmi di apertura all’inclusività. A partire dai più piccoli: «Raccontare un mito vuol dire scoprire uno schema senza tempo, una radice comune, profondissima e nobile. Da qui vogliamo ripartire per sostenere la Grecia e la letteratura per l’infanzia con il progetto Europa», conclude Alessandro Carofano.

Un bel “ponte di libri”. In sintonia piena con un passo del Manifesto di Ventotene, da rispolverare dall’oblio in cui sembra finita la sua carica profetica: «Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si era immaginato, scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i giovani. Oggi si cercano e si incontrano, cominciando a tessere la trama del futuro, coloro che hanno scorto i motivi dell’attuale crisi della civiltà europea, e che perciò raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione dell’umanità, naufragati per incomprensione del fine da raggiungere o dei mezzi come raggiungerlo. La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà».
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