La foto al buco nero, l'immagine del secolo sarà svelata il 10 aprile

Gargantua, il buco nero nel film Interstellar
Gargantua, il buco nero nel film Interstellar
di Enzo Vitale
Venerdì 5 Aprile 2019, 13:38 - Ultimo agg. 9 Aprile, 13:50
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Non sarà certamente simile a Gargantua, il buco nero del film Interstellar, ma dopo due anni di studio e raccolta dati, stavolta ci siamo. Anche se gli scienziati lo hanno annunciato il primo aprile non è uno scherzo. Il prossimo mercoledì 10, infatti, sapremo qualcosa di più sul progetto Event Horizon Telescope, ovvero la missione che si prefigge lo scopo di immortalare la faccia di un buco nero.

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(Attualmente è questa l'immagine più dettagliata del centro della Via Lattea, la nostra galassia. È stata realizzata in banda radio dall'osservatorio MeerKat, in Sudafrica).

OTTO RADIOTELESCOPI IN AZIONE
A provare a definirne i lineamenti ci stanno provando otto radiotelescopi distribuiti in diverse zone del pianeta. La “squadra” è operativa da tempo e, attraverso un'apertura paragonabile al diametro terrestre, Eht (l'acronomimo di  Event Horizon Telescope), sta cercando di inquadrare i tratti di Sagittarius A* (l’asterisco sta per star, ndr), il buco nero al centro della Via Lattea che ha una massa di oltre 4 milioni di volte superiore a quella del nostro Sole. Alla “mission impossible” stavolta non partecipa Tom Cruise, ma un gruppo di scienziati sparso tra cinque continenti. Lo scopo è proprio quello di scattare una foto sino ad ora ritenuta irrealizzabile: riprendere l’immagine di quel mostro così poco fotogenico.  Se gli scienziati ci riusciranno sarà l’immagine del secolo. Anzi, del millennio. L’altro obiettivo del team di astronomi è ancora più affascinante quanto complicato: fotografare anche un altro buco nero, quello  al centro della galassia M87, l’enorme agglomerato di stelle fra le costellazioni della Vergine e della Chioma di Berenice. Qui le grandezze sono ancora più esagerate: il black hole in questione, infatti, ha una massa enorme: circa 6 miliardi quella della nostra stella. Ma su questo ancora non si sa nulla.

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L'APPUNTAMENTO
Torniamo a noi.....dicevamo quindi che mercoledì 10 aprile ne sapremo di più visto che La Commissione Europea, il Consiglio europeo per la Ricerca e il progetto Event Horizon Telescope terranno una conferenza stampa per presentare un risultato rivoluzionario da parte dell'EHT.
L'incontro si terrà a Bruxelles, in Belgio e l'evento sarà introdotto dal Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l'innovazione, Carlos Moedas a cui faranno seguito -così si legge nel comunicato dell'Eso, le presentazioni dei ricercatori che hanno ottenuto questo risultato.
La conferenza sarà trasmessa online sul sito web dell'Eso, dall'Erc e sui social media. Saranno anche accettate alcune domande dai social media per mezzo dell'hashtag #AskEHTeu.

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Non solo Bruxelles, altri incontri in simultanea si faranno in altri cinque siti sparsi nel mondo: Santiago del Cile, Shanghai, Tokyo, Taipei e a Washington.
Il Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l'innovazione, Carlos Moedas, interverrà a Bruxelles, mentre il presidente dell'Accademia Sinica, James Liao, parlerà a Taipei. Il direttore di Alma Sean Dougherty e il direttore generale dell'Eso Xavier Barcons saranno a Santiago, e il Direttore dell'NSF France A. Córdova parlerà a Washington DC. Eventi satellite sono già in programma a Madrid, Roma, Göteborg, Nijmegen e Pretoria.

enzo.vitale@ilmessaggero.it
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