Mimmo Mignano, uno dei due operai impegnati nella protesta e uno dei cinque licenziati per aver esposto un manichino impiccato con le sembianze dell'allora ad di Fca Sergio Marchionne durante una protesta nel 2014, fa sapere che l'Inps ha acconsentito a «non prendere in considerazione per i cinque licenziati Fca il reddito dell'anno precedente ma quello attuale, generalizzare l'attualizzazione dell'Isee a tutti attraverso un decreto di prossima attuazione e ad aprire un tavolo di trattativa per cambiare l'attuale impostazione della legge, per consentire ai licenziati e ai disoccupati senza reddito di accedervi».
Per Mignano l'iniziativa «non è stata inutile» in quanto «la questione dell'esclusione dal reddito di cittadinanza di molti operai che hanno perso il lavoro si è riaperta». I due operai annunciano un incontro con la stampa alle ore 11 ai piedi del campanile di piazza del Carmine.
«Il 18 maggio, a Pomigliano d'Arco, ci sarà una grande assemblea, un'assemblea di tutti i diseredati di questo Paese e tra di noi ci sarà anche Moni Ovadia» ha poi annunciato Mignano.«Noi chiediamo un incontro urgente con di Maio - dice Mignano - Mi fa rabbia quando vedo quella scena famosa in cui lui, affacciato al balcone, dice 'abbiamo azzerato la povertà'.
Noi siamo qui,siamo la prova vivente che non è vero e che la povertà esiste, c'è ancora chi in questo paese non riesce a mettere il piatto a tavola e a mandare i figli a scuola e su questo si sta aprendo un dibattito». Gli ex operai Fca saranno anche il primo maggio al corteo di Milano. Oggi, con loro a Napoli, anche altri operai licenziati, come gli ex dipendenti dell'Ambiente Spa San Vitaliano gruppo Bruscino.