Le quattro scienziate, pioniere della meteorologia, finalmente tirate fuori dal cono d'ombra

Le quattro scienziate, pioniere della meteorologia, finalmente tirate fuori dal cono d'ombra
Venerdì 10 Maggio 2019, 16:59 - Ultimo agg. 17:01
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La rivista Forbes toglie dalla naftalina le straordinarie storie di quattro scienziate, sconosciute ai più fino ad oggi, donne che con il loro lavoro hanno contribuito a fare la storia della meteorologia, sbriciolando così quello stereotipo che vorrebbe le donne meno portate degli uomini nei terreni scientifici e matematici.

Si tratta di un omaggio postumo alla memoria di quattro oscure funzionarie, finora non rappresentante doverosamente in libri, riviste o convegni anche se con il loro lavoro hanno garantito una svolta alla meteorologia.

Joanne Simpson (1923-2010): è stata la prima donna negli Stati Uniti a ricevere un dottorato di ricerca in meteorologia, che ha ricevuto nel 1949 dall'Università di Chicago. Finì a lavorare alla Nasa. Resta una specie di leggenda per gli addetti ai lavori Fu responsabile di un progetto riguardante un satellite che sarebbe stato impiegato per misurare i tifoni tropicali (TRMM). Fu anche istruttrice dei cadetti dell'aeronautica sulla meteorologia durante la seconda guerra mondiale. I suoi studi sui tifoni tropicali sono una piattaforma scientifica studiata ancora oggi nelle facoltà.

Accanto a lei è stata sottratta ad un cono d'ombra June Bacon-Bercey, un'altra pioniera del settore, la prima afro americana donne entrata nell'American Meteorological Society. Il terzo nome tirato fuori dalla naftalina è Ada Monzon, un'altra esperta di uragani, una delle pioniere a definire la correlazione diretta tra l'incidenza degli uragani e l'attività umana. Le sue teorie per lungo tempo non sono state prese in considerazione. Infine arriva Kathy Sullivan, la prima sotto segretaria al Commercio per gli oceani e l'atmosfera (NOAA), proveniente dalla Nasa dove entrò nel 1978, la prima astronauta americana a mettere piede nello spazio. 
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