Horror tour a Rigopiano: 22 sotto accusa per i selfie tra le macerie

Horror tour a Rigopiano: 22 sotto accusa per i selfie tra le macerie
di Berardo Lupacchini
Venerdì 10 Maggio 2019, 09:27
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Turisti horror senza impunità. Un anno dopo, arrivano i decreti penali di condanna per quei 22 turisti amanti del macabro e pronti a scattare ed a scattarsi foto, violando i sigilli nell'area dove sorgeva l'hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017 che uccise 29 persone, mentre altre sono rimaste menomate. Un luogo di dolore trasformato in una meta turistica. E così la macchina della giustizia si muove e dopo le infrazioni ravvisate dai carabinieri della compagnia di Penne l'anno scorso, ora il procuratore della Repubblica Massimiliano Serpi ha chiesto al giudice delle indagini preliminari l'emissione di decreti penali di condanna per 6.900 euro ciascuno; in alternativa, il rischio della reclusione di tre mesi.

Fra i denunciati, come è noto, anche Alessio Feniello, il papà di Stefano una delle vittime: multato di 4.500 euro si era opposto e il giudice per l'udienza preliminare lo ha inviato al dibattimento. I destinatari del decreto penale provengono dal Pescarese, da Avezzano, Trasacco, Ortona, Silvi, Cellino Attanasio, Casalincontrada, Atessa. Cinque di loro hanno chiesto al giudice la messa alla prova, dodici andranno al dibattimento mentre in cinque si sono opposti al decreto. Il sito dove sorgeva un tempo l'albergo Del Rosso e dal 2007 il resort Rigopiano è stato ripulito dalle macerie ed è ancora sotto sequestro con tanto di sigilli: è pertanto sorvegliato giorno e notte dai carabinieri della compagnia di Penne, diretta dal capitano Giovanni De Rosa, oltre che dai colleghi della Forestale. Con la bella stagione, il rischio che arrivino nuovi turisti del macabro resta, benché sia ampiamente pubblicizzata l'interdizione con dei cartelli nell'area. Sulle responsabilità della tragedia, il 16 luglio si pronuncerà il gup sul rinvio a giudizio chiesto dalla procura per 25 imputati dell'inchiesta principale.
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