Da Torre del Greco a Casalnuovo, la Campania continua a celebrare l'Infinito di Leopardi

Da Torre del Greco a Casalnuovo, la Campania continua a celebrare l'Infinito di Leopardi
di Donatella Trotta
Sabato 25 Maggio 2019, 22:37
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La Campania continua a rendere omaggio al bicentenario dell’Infinito leopardiano arricchendo le celebrazioni nazionali del Miur e di Casa Leopardi per #200infinito. E dopo la grande mostra bibliografica, documentaria, iconografica e multimediale «Il corpo dell’idea. Immaginazione in Vico e Leopardi», curata da Fabiana Cacciapuoti con un concept emozionale di grande impatto e aperta fino al 21 luglio nella Sala Dorica di Palazzo Reale, l’Idillio del “favoloso” Giacomo Leopardi torna al centro di due iniziative che rilanciano il forte messaggio del suo pensiero poetante, tanto profetico e universale quanto più che mai necessario, oggi, all’Europa.
 
La prima è in programma martedì 28 maggio, dalle 9.30 alle 11.30, nella storica Villa delle Ginestre già Villa Ferrigni, a Torre del Greco, dimora del grande Recanatese (che qui compose, fra il resto, La Ginestra) nel suo ultimo anno di vita. Per iniziativa della Fondazione Ente Ville Vesuviane - in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, il Comune di Torre del Greco e la Proloco di Torre del Greco - nel potente e intatto magnetismo ambientale del sito tra i più importanti della memoria leopardiana avverrà, infatti, una lettura collettiva dell’Infinito con gli studenti e le studentesse delle scuole di Torre del Greco. All’evento interverranno Luigi Gallo, presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati; Gianluca Del Mastro, presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane; Paolo Romanello, direttore generale della Fondazione Ente Ville Vesuviane; Giovanni Palomba, sindaco di Torre del Greco e Luisa Franzese, direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania.
 
Il reading corale sulle pendici imponenti dello «sterminator Vesevo» sarà condotto dal maestro Antonello Aprea, con interventi musicali degli alunni dell’Istituto “Scauda-Falcone”, accompagnati dal maestro Carlo Manguso e dall’Ensemble di flauti dell’Istituto “Giacomo Leopardi”. Alle 9,30, è in programma anche una visita guidata alla casa-museo del poeta, a cura di Antonio Malafronte e Filomena De Simone della Fondazione Ente Ville Vesuviane, che curano con dedizione i rapporti con visitatori e scolaresche in devoto pellegrinaggio nelle stanze che ospitarono il riposo, la creatività e la vita quotidiana del “giovane favoloso” sul finire della sua breve ma intensissima esistenza.
 
«Era nostro dovere – sottolinea il Presidente Del Mastro - celebrare la storica ricorrenza dell’Infinito con le nuove generazioni, e in un luogo di particolare importanza per la memoria leopardiana qual è la Villa delle Ginestre, inestimabile patrimonio della cultura italiana per la cui valorizzazione la Fondazione Ente Ville Vesuviane è impegnata costantemente con attività quotidiane e con eventi straordinari come il prestigioso premio letterario leopardiano che qui si svolge da un decennio e gli anniversari legati al poeta; tra questi, in prospettiva, non posso non pensare già al bicentenario de La Ginestra, che cadrà sì nel 2036, ma per il quale si dovrà necessariamente immaginare una grande manifestazione internazionale proprio nel luogo dove è stata composta: la Villa delle Ginestre, appunto», conclude.
 
La seconda iniziativa nel segno dell’Infinito di Leopardi avviene a Casalnuovo, dove dal 24 maggio al 16 giugno, nella Biblioteca Sociale, è esposto al pubblico il manoscritto autografo vissano del 1825, abitualmente esposto a Recanati e ricevuto dal Comune di Visso. Se la Biblioteca Nazionale di Napoli possiede la prima stesura autografa dell’Infinito, ossia quella che riporta le varianti annotate dal poeta stesso, il manoscritto vissano ha comunque il valore di una “bella copia” autografa dall’originale, vergata successivamente per darla alle stampe e comunque di grande interesse. Significativo che entrambe le stesure siano ora esposte in Campania: la prima nella mostra nella Sala Dorica a Palazzo Reale; la seconda, in una mostra a Casalnuovo fortemente voluta da Giovanni Nappi, fondatore della Biblioteca Sociale - che espone anche i sei Idilli di Leopardi, i cinque sonetti, una prefazione al Petrarca e altre lettere autografe del poeta – e promotore con Raffaele Giglio di un premio letterario nazionale, «Una città che scrive…», che ha offerto anche il titolo alla mostra leopardiana: «Una città che scrive…all’Infinito», appunto.
 
Due iniziative degne di nota, per il valore di testimonianza storico-letteraria ma anche di bellezza, in tempi di pericoloso oblio, indifferenza e barbarie da povertà educativa. Lo sottolinea anche Paolo Siani, pediatra noto per il suo impegno civile e politico, che così commenta l’iniziativa di Casalnuovo sulla sua pagina Facebook:  «Voglio raccontarvi una bella storia. Una storia di forte riscatto sociale attraverso la cultura. Nella città di Casalnuovo, dove in questi decenni la speculazione edilizia ha stravolto un intero paese con rioni abusivi scoperti nel 2006 e che negli anni ’80 contava una popolazione di 20.000 abitanti ma che agli inizi del 2000 si è più che raddoppiata, raggiungendo gli oltre 50.000 abitanti, proprio qui, alla periferia di Napoli, si è inaugurata una mostra straordinaria dedicata all’Infinito di Leopardi… Uno splendore della storia della nostra letteratura. Ma la notizia più straordinaria è che questo evento eccezionale nasce dal basso, da una biblioteca sociale e da un premio letterario nazionale» organizzato da persone che «hanno compreso, con lungimiranza e saggezza, che solo la bellezza e la cultura potrà salvare l’anima di questa città». Questa – conclude Siani - «non è solo una speranza ma è una piacevole realtà che vi invito a visitare. E che sia di esempio». Già.
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