Napoli, la caserma Cesare Battisti di Bagnoli diventa carcere per minori o madri

Napoli, la caserma Cesare Battisti di Bagnoli diventa carcere per minori o madri
Giovedì 13 Giugno 2019, 17:27 - Ultimo agg. 19:16
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La caserma Cesare Battisti di Napoli, nella zona di Bagnoli, sarà convertita in un carcere per detenute madri o, in alternativa, per minori. È quanto annunciato nel corso della firma del protocollo quadro tra ministero della Difesa, ministero della Giustizia e Agenzia del Demanio oggi a Napoli a Palazzo Salerno, sede del Comando Forze Operative Sud dell'esercito italiano. Il protocollo quadro è stato firmato dal ministro della difesa Elisabetta Trenta e dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede ed è stato concertato tra i due ministeri per la razionalizzazione di immobili militari per realizzare strutture carcerarie e sarà applicabile anche ad altre strutture dell'esercito non più utilizzate. Per la riconversione della struttura di Napoli, ha sottolineato il ministro Bonafede, «sono già stati investiti 5 milioni di euro e ne verranno stanziati altri 10». 

Il protocollo quadro per la cessione della caserma Cesare Battisti al ministero della Giustizia per un nuovo istituto penitenziario firmato oggi «rappresenta un importante segnale di attenzione verso un territorio e una comunità in cui esistono delicatissime situazioni di ordine e sicurezza pubblica, che impongono una ferma e vigile presenza dello Stato». Lo ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta nel corso del suo intervento alla firma dell'accordo a Napoli. «Sappiamo bene - ha proseguito - quanto la presenza della criminalità organizzata in molte aree del Paese influenzi ogni aspetto della convivenza civile e quanta responsabilità abbia avuto nel condizionare stile e qualità della vita in questa bellissima Regione, disseminando le campagne di rifiuti tossici, con grave rischio per la salute dei cittadini e la compromissione delle falde acquifere. Ricordo su questo l'azione costante dell'Esercito e delle forze di polizia nell'opera di contrasto e prevenzione dei reati ambientali nell'ambito dell'operazione Terra dei fuochì».

«Oggi insieme alle altre amministrazioni in un gioco di squadra abbiamo firmato un protocollo foriero di ottimi risultati per la razionalizzazione degli immobili militari e la realizzazione di strutture carcerarie per dare soluzione al sovraffollamento delle carceri e realizzare un riequilibrio territoriale del sistema penitenziario - ha detto ancora il ministro Trenta - le recenti rivolte avvenute negli istituti penitenziari di Spini a Trento e di Poggioreale a Napoli, sono la tangibile prova di questa situazione. E la piena dignità della detenzione è responsabilità della politica». 
 

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