E' la giornata mondiale del picnic, ecco le regole per una scampagnata perfetta

E' la giornata mondiale del picnic, ecco le regole per una scampagnata perfetta
Martedì 18 Giugno 2019, 23:43
3 Minuti di Lettura
MILANO Cibi leggeri e gustosi da gustare all’aperto, piatti e bicchieri disposti su una coperta stesa sul prato, l’ombra di un albero frondoso per ripararsi dal sole. Poche regole ma essenziali sono garanzia di successo per una scampagnata estiva, oggi festeggiata in tutto il mondo in occasione del World picnic day.

INVENTATO DAI NOBILI
«Prendere qualcosa di piccolo», è il significato della parola picnic, nato in Francia nel 1600 come una pausa all’aria aperta che si concedevano gli aristocratici, ma anche occasione per un pranzo veloce tra lunghi viaggi a cavallo o delle battute di caccia. Consumare un pasto all’aria aperta era anche un modo, per i nobili, di sfuggire ai sontuosi e infiniti banchetti ufficiali. Una trasgressione trasformatasi nel tempo in un’occasione di relax all’aria aperta, nel quale gustare piatti preparati appositamente. «Decidere prima, a tavolino, cosa portare e come suddividere tra tutti le portate, così da approcciare il picnic in maniera più equilibrata», è il punto di partenza suggerito da Giuseppe Fatati, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé - Fondazione ADI.

La scampagnata non deve diventare una grande abbuffata, anche se spesso si eccede in quantità a causa dell’entusiasmo del partecipanti. Difficile infatti trovare qualcuno che non ami il picnic, come dimostrano i migliaia di gruppi Facebook, gli oltre 6 milioni di hashtag su Instagram e le foto delle famiglie reali sulla coperta a scacchi. Ma attenzione, a fare la differenza è la qualità di pietanze e bevande, che devono essere sempre fresche e servite alla giusta temperatura. «Via libera a macedonie di frutta, verdura cruda, insalata di pasta o di riso. Salumi, roastbeef, frittate, torte salate valgono come un secondo piatto più che come antipasti. E come tali vanno calcolati nel totale del pranzo, sia per apporto calorico sia per impegno digestivo», consiglia Fatati. Inoltre la regola degli otto bicchieri di acqua al giorno vale sempre e bisogna fare attenzione alle bevande alcoliche, dato che la convivialità induce a eccedere.

Mai sottovalutare il caldo, che deteriora in fretta gli alimenti nonostante le borse frigo: evitare farciture e creme, anche per i dolci meglio prevedere qualcosa di secco. Un suggerimento goloso arriva dal maestro cioccolatiere Alberto Farinelli, della Scuola del cioccolato di Perugia: «Concludere un pic-nic con un buon dolce è una cosa che rende felici tutti, ancor di più quando è goloso e leggero - spiega a Food Affairs - È importante che il dolce sia asciutto e quindi non occorra tenerlo in frigo, come i muffin o i plumcake; altro aspetto utile è che siano facili da tagliare e trasportare: ad esempio brownies e merendine fatte in case sono già porzionati. Infine, l’ideale sarebbe preparare un dolce che si presti ad essere mangiato anche con le mani per evitare di consumare piatti o posate».

PLASTIC FREE
Non ultimo, massima attenzione all’ambiente. «Dobbiamo lasciare il luogo meglio di come l’abbiamo trovato, prevedendo ogni necessità e raccogliendo ogni possibile rifiuto, differenziando quanto più possibile - conclude Fatati - Per un picnic a impatto zero, evitare poi di utilizzare piatti, bicchieri e posate in plastica e ricorrere alle tante alternative più sostenibili disponibili sul mercato.
E infine, smaltire a casa, anziché colmare i pochi cestini presenti, è una regola di civiltà oltre che di buon senso, in quanto corrisponde a lasciarli per strada se la capienza non è sufficiente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA