Napoli, nuovo sgombero al parco della Marinella: i migranti si oppongono con il fuoco

La baraccopoli al parco della Marinella
La baraccopoli al parco della Marinella
di Antonio Folle
Mercoledì 26 Giugno 2019, 16:22 - Ultimo agg. 19:56
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Ennesimo sgombero al parco della Marinella, simbolo del degrado dell'area orientale della città. Stamattina gli uomini dell'Unità Operativa San Lorenzo, coadiuvati dagli uomini dell'Unità Operativa Ambientale, hanno messo a segno una maxioperazione di sgombero dei circa 40 migranti che, nonostante i numerosi sgomberi degli scorsi mesi, erano ritornati a popolare l'area verde situata a due passi da via Marina. Le ruspe hanno abbattuto le baracche e hanno spianato la strada dall'enorme quantità di rifiuti presenti. Il parco della Marinella, infatti, è da sempre uno sversatoio abusivo di rifiuti - anche pericolosi - che vengono smaltiti al riparo delle grosse tavole di compensato installate probabilmente per coprire alla vista dei napoletani gli scempi quotidiani che si compiono in quel fazzoletto di terreno.
 

 

I clochard - quasi tutti di origine africana - si sono allontanati sotto lo sguardo della Polizia Municipale, ma non sono mancati gli incidenti. Intorno alle 13,30 alcuni soggetti per sottrarsi allo sgombero hanno appiccato il fuoco ad alcune tavole di legno. Il rogo, che per diversi minuti è stato visibile dalla strada e dai piani alti dell'ospedale Loreto Mare, favorito dalle alte temperature e dalla folta vegetazione, è stato affontato dai vigili del fuoco che sono immediatamente intervenuti in forze per scongiurare un ulteriore allargamento dell'incendio.

L'intervento di stamattina è il preludio al prossimo step per la riqualificazione del parco della Marinella. Tra pochi giorni, infatti, l'area sarà finalmente consegnata alla ditta che eseguirà i lavori di riqualificazione del parco, un progetto più volte annunciato che, però, solo ora si appresta ad avviarsi ad una fase operativa. Con il transennamento dell'area e l'avvio dei lavori anche l'ormai intollerabile campo profughi dovrebbe essere definitivamente smantellato. Prima di consegnare il parco agli operai, però, Asìa dovrà mettere in campo una vasta operazione di prelievo delle diverse tonnellate di rifiuti accumulate da anni. E con la crisi rifiuti che bussa alle porte dei quartieri di periferia sono in molto a scommettere che non si tratterà di un compito facile. 

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