L'Italia ritrova il sorriso con i tuffi:
la Batki strappa il pass per Tokyo

L'Italia ritrova il sorriso con i tuffi: la Batki strappa il pass per Tokyo
di Piero Mei
Martedì 16 Luglio 2019, 12:12 - Ultimo agg. 15:33
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Ancora donne, ragazze e bambine o quasi ai mondiali di nuoto. L’Italia ritrova un sorriso nei tuffi con Noemi Batki che, quinta in semifinale dalla piattaforma, disputerà la finale e le Olimpiadi di Tokyo. Tornano in vasca le sincronettes d’argento e il Setterosa.

NOEMI E LE BAMBOLINE CINESI
A 31 anni Noemi Batki torna a farsi notare e si prende il quarto pass olimpico della carriera: entra in finale da prima europea e quinta del ranking: “E’ tutta mia questa qualificazione” dice. E racconta di essersi trasferita a Roma proprio per ritrovarsi, anche se “mi mancano Trieste, casa mia, mia mamma che mi ha allenato per vent’anni. Ora sto all’Acquacetosa e mi allena Rinaldi che mi ha resettato”. Bene, evidentemente, con questo pass. “Andare a medaglia sarà difficile: le quattro che mi precedono saltano tutte benissimo”.
Le prime due sono due “bamboline” cinesi non ancora quattordicenni: la Chen li compirà l’11 settembre, la Lu il 10 dicembre. Sono mingherline ovviamente: quando fioriranno saranno forse scartate.

UNA SCIA DI RAGAZZE
Il tempo della festa è stato breve per le ragazze del sincro salite sul podio per la prima volta ieri in 10 (più due riserve), un gruppo che potrebbe seguire, co le dovute differenze di popolarità della disciplina, almeno attualmente, il filone delle “nazionali più amate dagli italiani”, al quale, dopo le pallavoliste e le farfalle della ritmica, si sono di recente iscritte le calciatrici. E ora le sincronettes: belle, giovani, eleganti, educate, sorridenti, allure da modella (una di loro, riserva, Marta Murru, ha partecipato a Miss Italia): potrebbe attenderle un bagno di reality.
Però il sincro o nuoto d’arte non è più lo “spettacolino” o lo spettacolo sfarzoso di Esther Williams: se non è “sangue, sudore e lacrime”, almeno sudore e lacrime sì.

SVEGLIA ALLE CINQUE
Così la sveglia è suonata alle cinque stamattina. Due di loro, Costanza Ferro e Linda Cerruti, che alle gare di Costanza ed a quelle di tutte le altre aggiunge anche il solo, erano impegnate nelle eliminatorie del duo libero, le altre negli allenamenti in vista della finale della squadra stasera, il tecnico, nel quale l’Italia è quinta e tale dovrebbe restare per via del principio non gattopardesco, che “nulla cambia perché nulla cambi”.
Le ragazze del duo si sono classificate seste: 90.4667 punti il loro score. Naturalmente avanti a tutte le russe che vanno verso il pieno d’oro nelle gare cui hanno partecipato (come i cinesi nei tuffi), le cinesi, le ucraine, le giapponesi e le spagnole secondo una classifica cristallizzata e consolidata. Linda manda n bacio. A chi? “E’ un pensiero per mio nonno e mio fratello”.
Quarantatreesime su 45 le ragazze thailandesi. Direbbero gli scaramantici: che si aspettavano, esibendosi sulle note di una vecchia canzone dello Zecchino d’oro “Volevo un gatto nero, nero, nero…”?

SEMPRE QUINTE
La finale del tecnico di squadra conferma il preliminare: e come sbagliarsi? L’Italia quinta era e quinta è rimasta. Davanti la solita lista da barzelletta: c’erano delle russe, delle cinesi, delle ucraine, delle giapponesi…

REGOLEADE
Regolede, cioè regole da raffica di gol. Continuano, aspettando il Setterosa impegnato contro il Giappone, i grandi numeri e i tempi duri per i portieri, le saracinesche diventano traforati. In mattinata si sono registrati il 30-1 della Russia alla Corea del Sud, il 20-4 della Grecia a Cuba e il 18-6 della Spagna al Kazakistan. Il Setterosa ha vinto, 9 a 7, in testa nel girone e basterà un pari con la Cina venerdì per saltare gli ottavi ed essere direttamente ai quarti.
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