Bolgia d'estate, il giallo dei biglietti per gli aliscafi: la Guardia Costiera a caccia dei bagarini

Bolgia d'estate, il giallo dei biglietti per gli aliscafi: la Guardia Costiera a caccia dei bagarini
di Antonino Pane
Martedì 23 Luglio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:14
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L'assalto al Beverello produrrà conseguenze: l'area portuale è interamente video sorvegliata e se ci sono stati bagarini in azione, o altri, abusi saranno perseguiti, assicura la Capitaneria. Una cosa, comunque è già certa: le strutture a terra, a cominciare dalle biglietterie sono vecchie e fatiscenti e l'esigenza di una nuova stazione marittima è improcrastinabile.

Stando ai dati ufficiali, l'assalto di sabato e domenica non sarebbe stato da record considerando che parliamo di pieno luglio e ad eccezione della Caremar, che ha esposto il cartello di tutto esaurito per alcune corse, le altre compagnie sostengono di avere viaggiato finanche con qualche posto vuoto.
 
«Per quanto ci riguarda, - spiega Giuseppe Langella, direttore generale di Snav - abbiamo sempre navigato con sedili liberi e rispettando la quota dei residenti sulle isole. Solo sabato mattina, la corsa delle 10,10 per Capri è risultata piena. I nostri dati sono ufficiali, i biglietti sono numerati e il comandante di ogni singola corsa ha comunicato all'ufficio movimento delle Capitanerie di porto via radio il numero dei passeggeri a bordo».

Langella snocciola numeri e portate dei mezzi: nessuno ha raggiunto ha viaggiato a capienza massima. Ma allora come si giustifica che passeggeri si sono visti rifiutare il biglietto? La spiegazione non può essere che una: qualcuno ha comprato biglietti che poi non ha utilizzato. «Voglio anche aggiungere - sottolinea Langella - che noi siamo responsabili delle biglietterie, dello sbarco, dell'imbarco e della navigazione. Può anche capitare che qualcuno arrivato all'ultimo momento non ha avuto il biglietto».

Il sindaco di Capri, ma anche quelle delle altre isole del Golfo sono preoccupati: l'assalto alle isole nei fine settimana rischia di diventare un boomerang per l'immagine. Le accuse si sprecano lo stesso presidente degli albergatori di Capri parla di isola-prigione nei fine settimana. Da Procida, invece, lamentano la mancata possibilità di effettuare prenotazioni da parte degli isolani mentre i turisti possono farlo. «Abbiamo sempre rispettato gli impegni presi - sottolinea Langella - e continueremo a farlo. Le corse di sabato e domenica hanno tutte preso il mare rispettando la quota dei posti riservati agli isolani». Intanto, però, l'assalto del fine settimana avrà anche strascichi sul piano politico. «In merito al caos generatosi nel weekend presso il porto di Napoli a causa della penuria di biglietti disponibili per gli aliscafi diretti alle isole del Golfo - dice Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi - abbiamo presentato un Question time per la seduta di venerdì prossimo in modo da fare chiarezza sull'episodio e chiedere quali provvedimenti può adottare la Regione Campania per normalizzare il servizio. Molte compagnie, infatti, sono legate all'ente da un rapporto di convenzione. In piena stagione estiva, con migliaia di turisti diretti alle isole, non possiamo permetterci dei tilt come quello di ieri».

Borrelli non sembra avere dubbi sulla presenza dei bagarini. «Addirittura nel porto di Napoli sono apparsi dei bagarini che rivendevano i biglietti ai turisti a prezzo maggiorato. Tali fenomeni - conclude Borrelli - rappresentano una vergogna e producono un nocumento all'intero sistema turistico». Su tutti i disservizi segnalati, comunque, indaga la Guardia Costiera. I riscontri numerici tra portata dei mezzi e passeggeri a bordo farà sicuramente chiarezza su quanto realmente accaduto. L'ammiraglio Pietro Vella ha impartito ordini precisi, i disservizi non saranno tollerati. Il piano orario è preciso e le corse supplementari neo fine settimana sono comprese nel piano. Oltre non si può andare perché non ci sarebbero accosti liberi nei porti. L'ammiraglio Vella sta anche monitorando la situazione dei noleggi cresciuti a dismisura. I porti e gli approdi delle isole subiscono veri e propri assalti, soprattutto nei fine settimana. Si tratta di un lavoro incrociato tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza per verificare la rispondenza tra i dati comunicati alla Capitaneria di porto e le fatture emesse.
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