Un gruppo di scienziati statunitensi e della Corea del Sud ha creato un dispositivo in grado di controllare i circuiti neuronali attraverso un piccolo impianto cerebrale controllato da uno smartphone, come spiegato in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biomedical Engineering.
I ricercatori ritengono che questa tecnica, che è stata testata con successo sui topi, potrebbe aiutare a rilevare in anticipo le malattie cerebrali come il Parkinson, l'Alzheimer o la depressione.
«Il dispositivo wireless consente una neuromodulazione cronica chimica e ottica, che non è mai stata raggiunta prima», ha spiegato l'autore principale della ricerca Raza Qazi, membro del Korea Advanced Institute of Science and Technology e dell'Università del Colorado a Bouldor. Inoltre, Qazi assicura che questa tecnologia eclissa i metodi convenzionali finora utilizzati dai neuroscienziati, che a lungo termine causano lesioni ai tessuti cerebrali molli.
Gli esperti che hanno partecipato allo studio ritengono che la tecnica - che ha funzionato con successo sui topi per ora - potrebbe aiutare a rilevare malattie cerebrali come il Parkinson, l'Alzheimer, la dipendenza, la depressione e altri disturbi emotivi in anticipo e questo potrebbe favorire lo sviluppo di nuove terapie. Inoltre, assicurano che consente loro di comprendere meglio il comportamento del circuito neurale. L'obiettivo del gruppo di lavoro al momento è quello di migliorare tale tecnologia per creare un impianto cerebrale per uso clinico.
Gli scienziati scoprono come manipolare le cellule cerebrali con uno smartphone
di Marta Ferraro
Giovedì 8 Agosto 2019, 15:14
- Ultimo agg. 15:17
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