Turista investito a Capri: niente elicottero ma trasporto via mare, è grave. Albergatori pronti alla serrata

Turista investito a Capri: niente elicottero ma trasporto via mare, è grave. Albergatori pronti alla serrata
di Anna Maria Boniello
Sabato 10 Agosto 2019, 10:42 - Ultimo agg. 14:05
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Odissea stanotte a Capri per un turista straniero investito da una bicicletta elettrica e che è stato trasportato in idroambulanza a Napoli dopo il fallimento del tentativo di trasporto in eliambulanza.
L’uomo era stato portato all’ospedale Capilupi, e qui i sanitari, vista la gravità delle condizioni, avevano stabilito il trasferimento a Napoli con l’eliambulanza che poi si è scoperto non essere disponibile.
La notizia dell’assenza dell’ambulanza e del mancato arrivo dell’elicottero ha fatto scattare l’ira del consigliere delegato alla Sanita, il dottor Bruno D’Orazi che ha dichiarato: “La recente soppressione della seconda ambulanza da parte dell’ASL Napoli 1 Centro nelle ore notturne è un fatto gravissimo:  in piena estate non possiamo rimanere con una sola ambulanza che viene utilizzata anche per soccorrere pazienti non ospedalizzati. Bisogna che le ambulanze lavorino h24”.
I sanitari dopo verso intubato l’uomo hanno dovuto ricorrere all’idroambulanza che ha atteso in banchina l’attesa dello straniero in gravissime condizioni.
Dopo aver stabilizzato e intubato lo straniero, il comandante Antonio Ricci ha messo in moto tutti i meccanismi necessari per far partire l’idroambulanza in dotazione alla Capitaneria di Porto di Capri, arrivata al molo Beverello alle 3 del mattino e qui ha affidato all’ambulanza l’uomo le cui condizioni si erano nel frattempo aggravate.

Sulla vicenda interviene il presidente di Federalberghi Capri Sergio Gargiulo: «Non ne possiamo più. Dopo l’ennesimo caso di malasanità che questa notte ha visto vittima un turista brasiliano investito qua sulla provinciale Capri-Anacapri ed ora in gravi condizioni in rianimazione all’ospedale Cardarelli di Napoli, dobbiamo scendere in piazza e se è il caso, usare il pugno di ferro. Propongo di mobilitarci, di chiudere l’isola, una serrata generale anche se siamo in pieno agosto e l’isola è piena di turisti perché il diritto alla salute, nostro e dei turisti stessi, è molto più importante del business.Dobbiamo ribellarci, mostrare coraggio, avere le palle di adottare una misura drastica. Non è possibile che un’isola come Capri che dà tanto alla nostra regione, che è un emblema nel mondo della bellezza dell’Italia, sia abbandonata a se stessa dal punto di vista sanitario, che i suoi cittadini siano considerati di serie B e che non siano tutelati, né loro, né gli ospiti. Rivendichiamo il diritto all’assistenza sanitaria completa, alla possibilità di essere soccorsi di giorno come di notte, alla presenza costante di ambulanze così come era stato appena garantito alle amministrazioni e di un servizio affidabile di elisoccorso perché quello che è successo stanotteè semplicemente vergognoso! Questo è il momento per chiarire definitivamente anche la questione dell’imbarco delle ambulanze sulle navi Caremar».

 
 

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