Incendio in ospedale, morta carbonizzata una 20enne paziente di psichiatria

Bergamo, incendio all'ospedale Giovanni XXIII: paziente di psichiatria morta carbonizzata
Bergamo, incendio all'ospedale Giovanni XXIII: paziente di psichiatria morta carbonizzata
Martedì 13 Agosto 2019, 13:07 - Ultimo agg. 21:35
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Tragedia in ospedale a Bergamo dove una paziente di soli 20 anni è morta carbonizzata in un incendio scoppiato questa mattina al terzo piano della torre sette dell'ospedale Giovanni XXIII, dove si trova il reparto di psichiatria. La donna si trovava nella stanza da cui sono partite le fiamme. L'incendio è stato spento e ora resta da accertare la causa del rogo. Otto pazienti sono rimasti intossicati. È in corso il trasferimento dei 67 degenti del reparto negli ospedali di Treviglio e Alzano Lombardo, nella Bergamasca, e a Leno, nel Bresciano.
La questura di Bergamo, con il pm di turno, Letizia Ruggeri, ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo allo stato a carico di ignoti.
Le fiamme si sarebbero sviluppate nel giro di pochi istanti, avvolgendo la zona del terzo piano della torre 7 che ospita le camere dei degenti. Si sta cercando di capire in particolare la causa dell'incendio: si è ipotizzato un gesto autolesionistico della paziente, ma sono aperte tutte le ipotesi


Anche l'ospedale ha aperto una indagine interna. Dalla struttura fanno sapere che quando sono divampate le fiamme «il personale medico e infermieristico ha immediatamente evacuato 67 pazienti del reparto e di quelli adiacenti». «Purtroppo - spiega il Giovanni XXIII in un comunicato - non è stato possibile raggiungere una paziente, la cui camera di degenza è stata completamente invasa dal denso fumo e delle fiamme, che si sono sviluppate in pochi istanti. Quando i vigili del fuoco l'hanno raggiunta era troppo tardi e hanno potuto solo constatarne il decesso».

«La Direzione e tutto il personale - è la conclusione - sono profondamente scossi e addolorati da quanto è accaduto. Un'indagine interna è già stata avviata, offrendo massima collaborazione agli inquirenti.


Dall'Asst Papa Giovanni XXIII si spiega che «la direzione e tutto il personale sono profondamente scossi e addolorati da quanto è accaduto. Un'indagine interna è già stata avviata, offrendo massima collaborazione agli inquirenti»
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